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I borghi più belli del Lago di Lugano: Dasio

In Valsolda un altro angolo tutto da scoprire ricco di antica magia

Dopo due tappe sul Lago di Como, Corenno Plinio e Rogaro, ci trasferiamo sulla sponda italiana del Lago di Lugano. Per la precisione nella splendida Valsolda dove troviamo Dasio, un incantevole borgo a 600 metri d'altezza, che si incontra quando finisce la strada che conduce a questo "picccolo mondo antico" così tanto amato da Antonio Fogazzaro.

La storia

Durante la dominazione spagnola il municipio, come tutti gli altri della valle, disponeva di poteri limitati dato che esigenze pratiche di vita comune avevano fatto sì che la gran parte delle funzioni pubbliche fossero gestite in comune dal consiglio generale della Valsolda. Nel 1786 Dasio entrò per un quinquennio a far parte della Provincia di Como, per poi cambiare continuamente i riferimenti amministrativi nel 1791, nel 1797 e nel 1798. Nel 1799 contò 99 anime, e fu portato definitivamente sotto Como nel 1801.

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Soppressa la pieve già dal 1797 all'arrivo delle armate rivoluzionarie francesi, la valle ritrovò ben presto la sua unità amministrativa mediante la fusione di tutti i comuni in un'unica entità alla proclamazione del Regno d'Italia nel 1805. Il ritorno degli austriaci significò comunque lo scioglimento di tutte le unioni, e per Dasio si aprì più di un secolo di amministrazione separata. Nel 1853 la località risultò essere popolato da 127 anime, scese a 118 nel 1871. Nel 1921 si registrarono 193 residenti. Fu il regime fascista a decidere nel 1928 di sopprimere definitivamente il comune restaurando l'antica unità della valle, creando così il Comune della Valsolda.

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Dov'è Dasio

l paese di Dasio, posto a 580 m, è il più alto della Valsolda. Lo sovrastano le cime rocciose di Noga e di Sasso di Monte. Da lì parte ancora l’antica via, ora sentiero delle 4 valli, che attraverso il Passo Stretto mette in comunicazione con il Lario e la Svizzera.

Il borgo

Lungo i vicoli e le stradine si possono osservare caratteristiche case e  vecchie stalle. Nella parte alta del paese c’è una fontana chiamata “Carciò” rinomata per la bontà della sua acque sorgive. Le stesse acque, due vie più sotto, vengono raccolte in un pittoresco lavatoio. All’ingresso del paese vi è la vecchia caserma della finanza, ormai diroccata, punto di controllo del contrabbando locale fino al dopoguerra. Da Dasio è possibile partire per diverse camminate attraverso splendidi percorsi.

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Antonio Fogazzaro

Prospiciente il sagrato della chiesa di San Bernardino, si nota infatti la casa – un tempo locanda (foto sopra) – che ospito’ Antonio Fogazzaro nel periodo in cui lavorava al romanzo Leila, il suo utlimo romanzo del 1910. Nel 1876, Fogazzato aveva pubblicato la raccolta di versi Valsolda, presso una piccola casa editrice milanese, giacché il maggior editore dell'epoca, il Treves, si era rifiuto di pubblicarla, dove il poeta e scrittore privilegia la nota paesaggistica. Ma la cifra di Fogazzaro non è la poesia ma la prosa e nel 1986, dopo Malombra e altri romanzi, arriva il suo capolavoro: Piccolo mondo antico, un lavoro meditato e lentamente composto fin dal 1889. Ambientata negli anni che precedono la seconda guerra di indipendenza, sullo sfondo del Lago di Lugano, è la storia della famiglia del nobile Franco Maironi, cattolico e liberale, e della piccolo borghese Luisa Rigey, al cui matrimonio si era opposta la filoaustriaca marchesa Orsola, nonna di Franco. Le difficoltà economiche e il senso profondo di schiettezza e di giustizia che anima Luisa, rispetto al carattere flessibile di Franco, rendono difficile il rapporto fra i due coniugi fino ad allontanarli quando la piccola figlia Maria muore annegando nel lago; ma mentre Luisa si chiude in sé stessa e si dedica allo spiritismo nell'illusione di ricostituire un contatto con la bambina, Franco si trasferisce a Torino, dove lavora e acquisisce la coscienza della necessità di partecipare attivamente alla liberazione delle terre italiane dall'occupazione austriaca.

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Come ci si arriva

Ragggiungere Dasio è semplicissimo. Ci si arriva salendo dalla Svizzera, in autostrada da Como fino a Lugano, attraverso la dogana di da San Mamete, da cui Dasio dista circa 15 minuti in auto. Oppure da Porlezza, per chi arriva dal lago di Como, percorrendo la Strada Statale 340 da Menaggio. Per chi parte da Como, Dasio si raggiunge in circa un'ora di viaggio. Assolutamente da visitare per chi è in zona anche Villa Fogazzaro, sita nello splendido borgo di San Mamete che si affaccia direttamente sul Lago di Lugano e la frazione Castello, altro gioello della Valsolda. Le foto dell'articolo sono proprietà di QuiComo.

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