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Natale senza trucco

Bolle che passione, ecco quelle naturali da stappare a Capodanno

Le bollicine senza trucco più frizzanti d'Italia

I vini naturali stanno letteralmente rivoluzionando anche l'approccio con i vini frizzanti. Non stiamo parlando di Champagne e nemmeno di Franciacorta ma dei rifermentati in bottiglia, metodo ancestrale, prodotti oramai in tutta Italia con ogni tipo di vitigno, bianchi, rossi e rosati: non solo Glera, l'uva base del classico prosecco, ma anche Moscato, Freisa, Barbera, Ortrugo, Malvasia, Garganega, Grignolino, Sangiovese, Montelpulciano, Sauvignon blanc, Pinot nero, Guarnaccia Nera e Magliocco. E attenzione al prezzo, perché stiamo parlando di vini "sur lìe" mediamente tutti sotto i 20 euro. Bollicine perfette per un frizzante Natale e soprattutto per Capodanno, per poi alzarsi al mattino senza mal di testa o bruciore di stomaco. Ne abbiamo scelti 10, anzi 11, rigorosamente in ordine sparso, tra quelli che più ci piacciono, offrendo, perché no, anche una canzone a ognuno di loro per festeggiare a suon di note d'autore. Naturalmente, senza trucco.

1 - Bett

Rocco di Carpeneto (Piemonte)

Bett è un rifermentato in bottiglia, senza sboccatura, ottenuto da tre vitigni rossi: Freisa, Barbera Dolcetto. Matura per circa 6 mesi in anfore di terracotta, prima di essere trasferito in bottiglia per la rifermentazione. Bett è voce del dialetto carpenetese della seconda metà dell'ottocento, e significa “germoglio, getto”. Il Bett è uno dei vini più recenti di Lidia Carbonetti e Paolo Baretta ma ha subito conquistato tutti con la sua freschezza unita alla grande acidità tipica del vitigno e della zona. Un rifermentato rosato, ingentilito dalla Freisa, che esprime freschezza e carattere insieme alla grande bellezza di un vino subito riconoscibile. Da stappare mentre Mauro Ermanno Giovanardi canta quell'elogio alla melodia che è Cosa resterà, brano dedicato a Pier Paolo Pasolini pubblicato in un prezioso 45 giri. 

2 - RiFol Rosa

Ezio Cerruti (Piemonte)

Il RiFol Rosa è il rifermentato di Ezio Cerruti in versione rosato, fratello dell'ormai celebre RiFol bianco. Si tratta di un vino frizzante ottenuto da uve Moscato e Freisa dalla personalità divertente e allegra, dotato di una vivace effervescenza e di una spiccata freschezza che incentivano continuamente il sorso. Una bottiglia appagante e tonificante, perfetta compagna per momenti di spensieratezza e convivialità. Secco e profumato, di grande beva, come tutti i vini di Ezio Cerruti, il RiFol è un rosato davvero unico, che mostra la mano di un produttore naturalmente sincero come la sue Langhe piemontesi. Da versare per accompagnare Cat Power mentre canta Visions of Johanna nel suo magico tributo a Bob Dylan.

3 - Lubigo

Croci (Emilia Romagna)

Uva Ortrugo in purezza, il Lubigo di Massimiliano Croci è uno dei vini che ben rappresentano questo giovane vignaiolo - che prosegue una tradizione di famiglia che risale al 1935 - e una zona particolarmente vocata a questo tipo di bianchi rifermentati in bottiglia: Castell'Arquato, nell'Emilia piacentina. Un elogio alla semplicità del bere quotidiano per un vino che non delude mai grazie a una mano fine ed equilibrata. Bolle finissime e grandi profumi che conquistano al primo bicchiere. Una bottiglia per ritrovare il piacere del bere consapevole senza tradire il palato. E qui Lucio Corsi con La ragazza trasparente dal suo secondo album Cosa faremo da grandi?

4 - Sòl e Stèli

Crocizia (Emilia Romagna)

Quella di Marco Rizzardi è la mano leggera di chi fa un mestiere in modo spontaneo: fare bene il vino gli viene proprio naturale. Il suo Sòl e Stèli, insieme alla Znéstra, è uno dei rifermentati in bottiglia tra i migliori in assoluto. Questa gemma di Crocizia, Pastorello Langhirano, terra felice a una ventina di chilometri a sud di Parma, Vino frizzante bianco ottenuto da uve Sauvignon Blanc. Due giorni di macerazione a contatto con le bucce. Affinamento in vasche d'acciaio e rifermentazione in bottiglia attraverso i lieviti indigeni. L'aromaticità del vitigno si esalta con l'alternarsi del calore della casa e il fresco della stagione, mentre sul piatto danza Open Window tratto da Ha Ha Heartbreak, recente lavoro del giovane ed eclettico Warhaus.

5 - Mostro

Cascina Tavjin (Piemonte)

Nadia Verrua è una giovane vignaiola di Scurzolengo sulle colline del Monferrato, in provincia di Asti. Nel 1998 Nadia, aiutata dal padre Ottavio, decide di imbottigliare e vendere il vino con il nome Cascina Tavijn, in piemontese "umile casa di contadini". Il Mostro, con la r cancellata, è un vino rosato dal colore intenso rifermentato in bottiglia con mosto della stessa annata. I vini di Nadia esprimono eleganza e discrezione, rispecchiando spontaneamente il suo carattere. Bolle delicate, classe frizzante e mai eccessiva. Il piacere prolungato del bere consapevole. La bellezza inebriante accompagnata da See of Teath degli Sparkelorse, album It's a Wonderful Life

rifermentati

6 - Fiesta

Ca' del Conte (Lombardia)

L’Azienda Agricola Ca’ del Conte nasce nel 2003 dalla volontà di Paolo Macconi e sua figlia Martina. Salendo per una piccola strada che si snoda attraverso le belle colline dell’Oltrepo si raggiunge la tenuta immersa nel verde delle vigne, in Località Case del Conte nel Comune di Rivanazzano Terme, a due passi dai Colli Tortonesi. Il Fiesta di Ca’ del Conte è un vino fermo dal 2018 a cui è stato aggiunto mosto congelato per riattivare la rifermentazione in bottiglia. Rispetto al suo fratello “bianco”, il Pipibum, il Fiesta, Pinot nero, si presenta più corposo ma mantiene inalterata l’alta bevibilità grazie alla sua naturale frizzantezza. Un vino immediato, facile ma niente affatto noioso. Da bere con People di Micah P. Hinson, una delle tante belle canzoni tratte da suo ultimo lavoro I Lie to You

7 - RM4

Insolente (Veneto)

I vini Insolente nascono a Monteforte d’Alpone, Verona, con l’obiettivo di mantenere integre tutte le sfaccettature che può offrire anche una zona abitualmente omologata come quella del Soave Classico. Parliamo dal Frizzante, un rifermentato in bottiglia che riesce ad esprimere un proprio carattere, elemento fondamentale tra questi vini oramai diffusissimi ma sempre più uguali l’uno all’altro, salvo rare eccezioni. Garganega in purezza da vigne vecchie, ceppi di 70 anni, in biodinamica, solforosa praticamente inesistente. Poco più di 2 mila bottiglie che si fanno bere per la loro grande freschezza e il grado alcolico che raggiunge a fatica gli 11 gradi. Una bolla bianca decisamente glu glu. Da versare nel bicchiere mentre sul piatto gira Misunderstanding di Marianne Faithfull, dal suo magico disco di cover Negative Capability. 

8 - Frizzese

Arnaldo Rossi (Toscana)

Piccola realtà guidata dal Arnaldo Rossi della Taverna Pane e Vino di Cortona. Frizzese nasce dall'uva della vigna di Sangiovese del Dodo in una annata troppo fredda, la 2014, per fare un vino importante. L´idea che sta alla base del vino è quella di dare, attraverso la rifermentazione in bottiglia, una nuova vita ad un vino che di per se era già fatto, ma non aveva le caratteristiche nè di un vino importante nè di un vino semplice. Da quell’annata in poi si è sempre ripetuta la produzione del Frizzese, un rifermentato di grande spessore e potenza! Assolutamente da versare con i monumentali e definitivi Beatles di Now and Then, singolo recuperato dai fondali di Liverpool.

9 - Colfòndo

Casa Belfi (Veneto)

Il Colfòndo, il primo vino messo in bottiglia da Albino Armani e Maurizio Donati, a San Paolo di Piace, Treviso, è un prosecco non convenzionale e atipico. Questo perché anche il bianco di Casa Belfi non viene spumantizzato attraverso autoclavi ma rifermentato in bottiglia senza aggiunta di lieviti, enzimi o zuccheri, ottenendo quindi un bianco frizzante, da vitigno Glera in purezza, con il fondo che rimane in bottiglia. Un altro vino che esprime in modo onesto e netto un territorio che trova in vignaioli come Armani e Donati quelle mani naturali e forti di cui ha bisogno per restare vivo. E qui, per i più solitari, Angels of Ashes di Scott Waker, album il monumentale Scott4.

10 . Wines of Anarchy

Cirelli (Marche)

Un altro rosato frizzante rifermentato in bottiglia candidato, insieme al suo gemello diverso, quello bianco, ad essere il più divertente e beverino vino alla portata di tutti. Il suo colore, Montepulciano d'Abruzzo, non tradisce le aspettative: al naso frutti rossi e fragoline, in bocca una fresca effervescenza non troppo aggressiva. Come dice il nome, Wines of Anarchy, la coppia bianca e rosè sono state pensate dall’eclettico e vulcanico Francesco Cirelli proprio per portare un po’ di anarchia sulla tavola di tutti i giorni. Inevitabilmente qui si scatenano gli immortali Sex Pistols con Anarchy in the UK, album Never Mind the Bollocks.

Fuorigiri...

nuva

11 . Nuva

Cretapaglia (Calabria)

Uno straordinario vino il Nuva di Cretapaglia, azienda calabrese a San Marco Argetano guidata da Antonello Canonico. Tre diverse raccolte a cavallo dei millesimi 2018, 2019, 2020 di uve Guarnaccia Nera e Magliocco. Fermentazione spontanea in anfora e affinamento in piccoli tini di acciaio poi presa di spuma in bottiglia con mosto dell'ultima annata. Nuva ovvero nuvola, un vino nato con un'idea di spensieratezza e di leggerezza.  I vini Cretapaglia hanno nella beva il loro tratto distintivo insieme a una reminiscenza organolettica del territorio della Calabria del nord, una terra che ha molto da raccontare dal punto di vista enologico. E per questo fuorigiri, una canzone evocativa come Sarebbe bellissimo di Teresa de Sio, album, naturalmente, Puro desiderio.

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