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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Mamma non voglio mangiare gli animali": Luca diventa vegano a 12 anni

La testimonianza di una mamma di Como

Elisa è nata a Como ed è una mamma che da qualche anno vive insieme alla sua famiglia nell'erbese. Luca, il suo unico figlio, ha 14 anni e da quasi due anni è vegano con grande disappunto di nonni, amici e in alcuni casi anche degli insegnanti di scuola.  Questo è il motivo per cui Elisa, come madre, è stata sempre giudicata senza sconti anche se, in questa storia, non c'è stata nessuna costrizione, imprudenza o leggerezza. 

"Io e mio marito siamo vegetariani da quasi 20 anni e vegani da circa 10. Quando è nato Luca - ci racconta Elisa - dopo l'allattamento che è andato nel migliore dei modi (lo specifico perché io ero già vegetariana) abbiamo cominciato a svezzare il nostro bambino. Volevamo provare con lo svezzamento vegetale in cui sono presenti tutti i gruppi alimentari tranne carne e pesce, parliamo di: verdura, frutta, cereali, latticini, uova, frutta a guscio e oli. Ci siamo arresi subito dopo che i nonni, sia i miei genitori che quelli di mio marito, sono insorti, nonostante il parere positivo del pediatra (che avrebbe comunque monitorato sempre la situazione). Per evitare litigate quotidiane abbiamo quindi stabilito che avrebbe deciso cosa fare lui da grande.

Durante la sua infanzia gli abbiamo dato tutto: carne, pollo, pesce e prosciutto. Tutto quello che faceva stare tranquilli i nonni che comunque, per sicurezza, quando Luca stava da loro non lesinavano su bistecche, insaccati e cotolette. Io e Giorgio, mio marito, abbiamo continuato in casa a mangiare vegetariano per arrivare gradualmente a una scelta vegana ma al bimbo non facevamo mancare nulla. A 10 anni, in quarta elementare, si fermava in mensa a scuola. Un giorno quando sono andata a prenderlo la maestra mi ha detto che non aveva mangiato. Quel giorno c'erano le lasagne. Ho pensato fosse una cosa strana, ma non ci ho fatto molto caso, i bambini ogni tanto col cibo fanno capricci".

Ma per Luca non era un capriccio. Le maestre hanno cominciato a far notare a Elisa che il bimbo alcuni giorni mangiava poco, altri niente e altri sbafava tutto con voracità. Qualcosa, secondo loro, non andava bene. 

"Premetto, dice Elisa, che siccome sapevamo che a mensa a scuola la carne (o il pesce o il prosciutto) lo davano più o meno tutti i giorni noi la sera preparavamo magari un piatto di pasta al pomodoro o delle verdure così da poter mangiare tutti insieme e tutti la stessa cosa". 

Un giorno, all'ennesimo richiamo della maestra sul fatto che Luca non avesse mangiato Elisa ha l'illuminazione e chiede che le siano date tutte le schede dei pasti: aveva ragione. Lui non mangiava quando c'era carne nel menu'. Mangiava la pasta al pesto, ma non l'hamburger, i gnocchi al pomodoro ma non le lasagne al ragù. 

"Mamma io non voglio mangiare gli animali"

Quando ho capito e ho parlato con lui mi ha detto semplicemente: "mamma io non li voglio mangiare gli animali". Mio figlio, a 10 anni, ha scelto di essere vegetariano senza imposizioni. A quel punto abbiamo fatto richiesta di un menu' speciale per lui e non è stato facile. In quinta elementare nel compilare la scheda, per evitare lungaggini burocratiche o polemiche, mi hanno fatto segnare che "non mangiava carne per motivi religiosi" che è poi il tipo di segnalazione che fanno le persone di religione mussulmana per i loro figli (che non mangiano la carne di maiale). Alle medie è andata meglio fino a che Luca non ha deciso (sempre in autonomia, aveva già compiuto 12 anni) che voleva diventare vegano e quindi togliere dalla sua alimentazione anche uova, formaggi e derivati. "Ogni tanto si concede qualche sgarro se va a mangiarsi una pizza con gli amici la mozzarella la mangia, non è un fanatico: quella di mio figlio è una scelta non una costrizione, ed è una scelta conseguenza di un esempio che ha avuto dai genitori. Non gli abbiamo mai raccontato degli orrori degli allevamenti intensivi, ma nemmeno la bugia della fattoria felice. È stato libero di fare le sue considerazioni e crescendo ha fatto le sue scelte."

"Ci tengo a dire un'ultima cosa: è uno sportivo agonistico e il suo fisico si sta sviluppando normalmente e anche le analisi del sangue sono perfette. Sfatiamo, per carità, il falso mito che le proteine si ricevono solo dalla carne perché le verdure e i legumi ne sono piene. Ho deciso di usare un nome di fantasia per mio figlio solo per tutelarlo da inutili polemiche ma volevo lasciare questa testimonianza alle mamme vegetariane o vegane che si saranno sicuramente sentite sempre giudicate dalle altre, dalla famiglia, dai nonni e dalle insegnanti. I pregiudizi e l'ignoranza sul tema sono ancora tantissimi."

"Mangiare vegano non è mangiare “strano” al contrario vuol dire valorizzare prodotti di stagione, a km 0 e alimenti che spesso vengono dimenticati come alcuni tipi di cereali e legumi. Hanno strumentalizzato alcune storie dove i piccoli venivano denutriti e torturati: quello non significa essere vegani ma sadici e su questo credo, siamo tutti d'accordo".

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