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I 10 gioielli del Lago di Como: le ville e i parchi da visitare in inverno

Fascino e storia delle sontuose dimore del Lario con una tappa sul Ceresio

Il Lago di Como è sempre al vertice del gradimento dei turisti di tutto il mondo grazie alle bellezze del paesaggio che si sposano con le meraviglie create dall'uomo. Il Lario, infatti, è conosciuto a livello internazionale anche per le spettacolari ville storiche e i loro parchi che si affacciano sulle sue sponde: non soltanto in tempi recenti, infatti, il lago di Como è stato scelto come meta di vacanza e relax, ma già in passato è stato uno dei luoghi di villeggiatura prediletti  dai nobili lombardi, che amavano ospitare artisti e letterati. Un'eredità che è rimasta ben visibile nelle tante ville incastonate come gioielli ad impreziosire il Lario.

E oggi che il Lago di Como grazie alla sua bellezza sta tornando ad essere una meta alla portata di tutti, quelle dimore costituiscono un'attrattiva irresistibile per i turisti. Alcune sono private, altre pubbliche, ma tutte possono essere visitate godendo soprattutto dei loro preziosi giardini che accarezzano il lago. Alcune sono sempre aperte, altre solo in determinati periodi dell'anno. Ecco quindi una carrellata delle più belle e note ville pubbliche del Lago di Como e del Ceresio.

1 . Villa Olmo

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Edificata nel XVIII secolo, Villa Olmo è tra i principali simboli della città di Como. Una tra le più celebri e sontuose dimore storiche comasche, che rispecchia la consuetudine delle famiglie nobili dell’epoca di possedere una residenza suburbana, è circondata da un grande giardino all’italiana ed è inserita nel percorso litoraneo che, già dall’Ottocento, collega le Ville affacciate sul lago, da Borgovico a Villa d’Este di Cernobbio. Infatti la Villa sorge all’estremità nord-occidentale della città di Como, al termine della passeggiata a lago delle ville di borgo Vico (attuale passeggiata Lino Gelpi), aperta nel 1957 per collegare tra loro gli edifici patrizi cittadini più di spicco. Percorrendo la passeggiata e ammirando le signorili dimore che si affacciano sul lago si può percepire quel connubio romantico e affascinante tra paesaggio e ingegno e gusto di architetti e giardinieri che, tra il 1700 ed il 1800, rese le sponde del Lario meta ambita dei Grand Tour della nobiltà europea e che Villa Olmo, con il suo parco, ancora oggi evoca. Continua

2 . Villa del Grumello

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Non c'è dubbio che Villa del Grumello, insieme a Villa Olmo, sia uno dei gioielli della città che si affacciano sul lago di Como. Per la sua posizione, ma anche per le molte attività culturali che ospita, la storica dimora e il suo parco sono il cuore del Chilometro della Conoscenza. Ma vediamo di riscostruire la sua lunga storia. Nei documenti del XV secolo la proprietà è citata col nome di Castellazzo ed è costituita da un rustico su due piani, contornato da una vigna, da un prato e da un ricco frutteto con noci, castani ed altre piante; viene denominata in seguito Grumello. Ricostruita nella seconda metà del ‘500 dal banchiere milanese Tommaso d’Adda, diviene una delle prime residenze suburbane del patriziato comasco sulle rive del Lario, amata per la vista incantevole e per la posizione privilegiata: immersa nel verde e nel contempo prossima al nucleo urbano. Continua.

3 . Villa Bernasconi

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Villa Bernasconi, uno dei rari esempi di architettura liberty sul Lago di Como, è stata costruita tra il 1905 e il 1906 su progetto dell’architetto Alfredo Campanini come “casa alla moda” per l’ingegnere Davide Bernasconi che, di origine milanese, fondò le omonime Tessiture Seriche a Cernobbio sul finire del XIX secolo. E’ un luogo simbolico e molto importante per la storia della città di Cernobbio. Il richiamo all’attività imprenditoriale del proprietario è riscontrabile non solo nelle decorazioni esterne della Villa, che ripropongono il ciclo vitale del baco da seta e i frutti della pianta del gelso, un unicum nel panorama Art Nouveau, ma anche nella posizione stessa dell’edificio. La villa è infatti collocata all’interno della cosiddetta “cittadella della seta” di Cernobbio. Continua.

4 . Villa Pizzo

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Villa Pizzo è una delle più antiche dimore del lago di Como. I terreni per la costruzione della villa furono acquistati nel XV secolo dalla famiglia Mugiasca, che custodì gelosamente Il Pizzo per oltre quattrocento anni. Tra i momenti cruciali della proprietà Mugiasca si ricorda la peste del 1629, che vide il Pizzo divenire rifugio di molti uomini e donne in fuga dalle città infettata. Fu in quest’occasione che, sfruttando la manodopera dei tanti presenti, vennero eseguiti i terrazzamenti su cui oggi si estende il grande parco di Villa Pizzo. Tra gli illustri personaggi che durante la proprietà Mugiasca frequentarono la Villa vi fu anche il noto scienziato Alessandro Volta, ricordato da un monumento che i proprietari fecero costruire in seguito alla morte avvenuta nel 1827. Continua.

5 . Villa Carlotta

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Luogo di rara bellezza in cui le meraviglie del creato e le opere d'arte vivono fianco a fianco, Villa Carlotta a Tremezzo è museo e giardino botanico. La dimora fu fatta costruire dal marchese Giorgio Clerici alla fine del 1600, circondata da un giardino all'italiana, di fronte ad un panorama da sogno. Il successivo proprietario Gian Battista Sommariva, che acquisì la proprietà agli inizi dell'Ottocento, arricchì la villa di opere d'arte e volle che parte del giardino fosse trasformato in un parco romantico e che la villa venisse impreziosita con capolavori di Canova, Thorvaldsen e Hayez. Il parco di villa Carlotta è famoso per la stupefacente fioritura primaverile dei rododendri e delle azalee in oltre 150 varietà. Oltre alla visita di parco e museo, in programma tutta una serie di eventi (mostre, concerti, laboratori e appuntamenti per le famiglie) che impreziosiscono la meraviglia della dimora. Continua.

6 - Villa del Balbianello

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E' una delle più famose e scenografiche dimore del lago di Como, premiata dai visitatori come il Bene FAI (Fondo Ambiente Italiano) più visitato d'Italia anche senza l'arrivo di stranieri. Una villa da sogno che ha portato molti registi di Hollywood ad ambientare qui celebri saghe, come quelle di Star Wars e 007. Ritiro lacustre del Cardinal Durini a fine Settecento, in tempi moderni, nel 1974, fu scelta da Guido Monzino, imprenditore, collezionista e appassionato viaggiatore, come rifugio in cui conservare i ricordi di una vita avventurosa che lo condusse, primo italiano, in cima all’Everest. Gesta rappresentate dai suoi cimeli,  custoditi nell’affascinante Museo delle Spedizioni. Di stupefacente bellezza il giardino, ricco di scorci romantici e terrazze panoramiche. Continua.

7 . Villa Melzi

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Eleganza, armonia, rispetto. Un magico equilibrio tra architettura e natura. Villa Melzi a Bellagio è un omaggio infinito alla bellezza, quella stupefacente dello stile neoclassico. Dal lago di Como emerge con un'algida Casa Bianca in tutta la fierezza della sua storia. Ma è solo camminando attraverso i suoi immensi giardini, che ci si può rendere conto della magnificenza del parco naturale che la circonda. Non c'è un solo elemento che non sia curato nei minimi dettagli. Ci si perde tra piante secolari e la generosa fioritura delle magnolie, tra il viale alberato di platani ancora nudi e il laghetto che ricorda lo stile giapponese per i giardini. Una cura maniacale quasi a voler essere all'altezza della sua magica posizione che accarezza uno degli angoli più belli del Lario. Continua

8 . Villa Pliniana

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Edificata nel 1573, Villa Pliniana ha ospitato nel tempo numerosi personaggi tra monarchi, scienziati, musicisti, poeti e scrittori: Napoleone, Giuseppe II, Francesco I e la regina Margherita di Savoia, Alessandro Volta, Lazzaro Spallanzani, Franz Liszt, Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Giacomo Puccini, Stendhal, Shelley, George Gordon Byron, Ugo Foscolo, Berchet, Alessandro Manzoni e Antonio Fogazzaro, che vi si ispirò per il romanzo Malombra dal quale fu tratto l'omonimo film girato nella villa da Mario Soldati nel 1942. Il complesso di Villa Pliniana fu infine acquistato nel 1983 dalla famiglia Ottolenghi, nella persona di Emilio Ottolenghi, torinese, e di suo figlio Guido, imprenditori proprietari della multimilionaria Pir, Petrolifera Italo Rumena. Da allora un lento lavoro di restauro storico, durato circa trentanni, ha portato importanti ristrutturazioni. Continua.

9 . Villa Erba

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Nel 1986 una villa, ricca di storia e cultura, si trasforma in uno spazio congressuale ed espositivo unico al mondo, unendo modernità e tecnologia alla bellezza di un luogo magico. La venue ideale per eventi prestigiosi e indimenticabili. Un luogo in cui ha vissuto, ispirando il suoi capolavori, anche Luchino Visconti. A Villa Erba si è svolto lo storico Rhythm of the Lake, che ha portato a Cernobbio tra gli altri Bob Dylan, il TEDxLakeComo e il Lake Como Film Festival, purtroppo cessato lo scorso anno. Villa Erba ha ospitato gli eventi delle più grandi case di moda, set cinematografici; a breve ospiterà il Lake Sound Park e poi Orticolario. Nel tempo è stata al centro di polemiche sulla sua apertura al pubblico, questione che ha poi trovato in parte un suo equilibrio proprio grazie ai numerosi eventi che ospita durante l'anno. In ogni caso Villa Erba rimane uno dei luoghi più preziosi del Lago di Como. Continua.

10 . Villa Fogazzaro Roi

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Piccola digressione dal lago di Como, ma concessa e inevitabile data la bellezza di questa villa affacciata sulla sponda italiana del Ceresio. Chi ha qualche giorno per visitare il Lario non può perdere Villa Fogazzaro, il gioiello che si trova a Oria, Valsolda. Qui, nella villa che porta il suo nome, Antonio Fogazzaro trascorse lunghi periodi e trovò l’ispirazione il suo romanzo più noto, “Piccolo mondo antico”,  pubblicato nel 1896. Il pronipote dello scrittore, il marchese Giuseppe Roi, a metà Novecento rinnovò ogni ambiente prima di lasciare la casa al FAI perché alla sua morte non venisse snaturata. Visitare la villa è come immergersi nelle atmosfere narrate nel romanzo, il tutto reso ancora più suggestivo dal giardino pensile da cui godere del panorama sul lago di Lugano. Riaperta dopo la pausa invernale sabato 16 marzo 2019, la villa si può visitare dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 18, mentre il lunedì e martedì è aperta solo se giorni festivi. Tutte le informazioni su aperture a biglietti sul sito del Fai. Continua

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