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Como, nelle scuole un progetto innovativo per i ragazzi disabili: arriva la figura dell'educatore di plesso

Si parte dalle scuole dell'infanzia e primarie

Ripensare il servizio di appoggio educativo scolastico erogato dall’amministrazione comunale, per rispondere con adeguatezza ai nuovi bisogni. È questo l’obiettivo del progetto innovativo messo a punto dal Comune di Como, Servizio Politiche Sociali, alla luce della complessità della gestione scolastica. la novità del progetto messo a punto dal Comune di Como è di partire dalle scuole dell’infanzia e dalle primarie con la figura dell’educatore di plesso, in attuazione di un modello in via di sperimentazione in alcune città del nord Italia. Del resto l’amministrazione ha l’obbligo di garantire la presenza di educatori nelle scuole per le disabilità gravi:

"Al centro del progetto innovativo - spiegano da Palazzo Cernezzi - la figura dell’educatore di plesso prevede una organizzazione nuova con équipe stabili di educatori presenti nei singoli plessi, in grado di diventare una risorsa non solo per il singolo bambino o bambina, ma per l’intera classe. Presente con stabilità e continuità all’interno della scuola, l’educatore di plesso può radicarsi in maniera strutturata negli ambiti educativi e favorire una collaborazione efficace con il team docente. In questo modo viene a configurarsi un modello di sostegno più incisivo e funzionale".

Lo scopo è garantire continuità e creare un’alleanza forte tra scuole e istituti comprensivi che sia condivisa anche con le famiglie, che costituiscono l’anello determinante per dare continuità ai progetti di vita dei figli.

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