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Tumore al cervello operato a paziente sveglio: Sant'Anna all'avanguardia

Questa mattina all’ospedale S.Anna di Como si è parlato dell’innovativa tecnica per l’esportazione di tumori al cervello. La tecnica si chiama “AWAKE SURGERY” molto all’avanguardia e praticata però solamente in pochi ospedali in Italia. Presenti...

Questa mattina all’ospedale S.Anna di Como si è parlato dell’innovativa tecnica per l’esportazione di tumori al cervello. La tecnica si chiama “AWAKE SURGERY” molto all’avanguardia e praticata però solamente in pochi ospedali in Italia. Presenti all’incontro organizzato per spiegare meglio questa tecnica il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna di Como” Marco Onofri, il direttore del Dipartimento di Neuroscienze nonché primario della Neurochirurgia Angelo Taborelli ed il suo team, il neurochirurgo Silvio Bellocchi con l’anestesista Fabrizio Miglio e il neurologo Simone Vidale.

“La chirurgia da svegli - ha spiegato Taborelli - permette di rimuovere tumori cerebrali come i gliomi posizionati in aree critiche dette “eloquenti”, preposte dunque principalmente alle funzioni del linguaggio e del movimento. I pazienti affetti da questi tumori sono solitamente giovani che hanno mostrato quali sintomi di esordio crisi epilettiche. Essa prevede una collaborazione attiva del paziente durante la fase di mappatura della corteccia cerebrale che consente di individuare i punti esatti in cui si può intervenire per asportare la massa. La plasticità del cervello – ha aggiunto - porta con sé un’estrema variabilità anatomo-funzionale del sistema nervoso centrale per cui non si possono identificare sicuri punti di riferimento anatomici con gli esami preoperatori per identificare le aree eloquenti se non con il sistema di mapping”.

Presente anche un paziente sottoposto all’operazione, Marco Vendramin, comasco, classe 1971, operato il 22 febbraio scorso, il quale ha portato la sua testimonianza: “Prima dell’intervento - ha raccontato - mi sono stati spiegati rischi e benefici. E’stata fondamentale la fiducia che avevo nei medici. Quando in sala operatoria mi hanno svegliato, ero lucidissimo e il giorno dopo, vista l’assenza di complicanze post operatorie, mi sono alzato dal letto senza problemi. Nel giro di poche settimane sono tornato al lavoro”.

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