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Il "piano Banfi" per migliorare la sanità comasca: ecco cosa succederà

Cittadella sanitaria, ospedale Sant'Anna, ospedali di Cantù, Menaggio e Mariano Comense: gli obbiettivi da raggiungere

L’ospedale di Menaggio andrà riorganizzato e manterrà il ruolo di presidio per acuti. Il Sant’Anna, invece, vedrà un potenziamento nel settore dell’emergenza-urgenza, mentre per il Sant’Antonio Abate di Cantù si prevede l’attivazione del Blocco Operatorio entro l’autunno. Sono questi i principali temi e obiettivi affrontati dal nuovo direttore generale dell’Asst Lariana, Fabio Banfi, durante la conferenza stampa di inizio mandato che si è svolta nella mattina del 3 gennaio 2019 nel presidio ospedaliero di San Fermo.

Il nuovo dg ha innanzitutto posto l’attenzione sull’azienda: “L’Asst Lariana è in continua crescita – ha sottolineato - e rappresenta almeno il 50% della rete di offerta del territorio. E’ un importante fattore di coesione sociale del Distretto Lariano che soddisfa i bisogni dei cittadini sia nell’ambito dell’emergenza-urgenza sia nell’ambito dell’attività programmata grazie a professionisti di alto profilo e a moderne dotazioni tecnologiche. L’assetto si è ora ampliato con l’assegnazione dell’ospedale di Menaggio e con  i servizi del Medio Lario e questa è un’importante e ulteriore opportunità di sviluppo”.

Le nomine

Il direttore generale ha annunciato anche la nomina del direttore sanitario ad interim Domenico Pellegrino, primario di Geriatria e direttore del Dipartimento Medico, e del direttore socio-sanitario, a seguito del pensionamento di Vittorio Bosio, che sarà Anna Michetti, direttore del Daps - Direzione aziendale delle professioni sanitarie. I due professionisti, cosi come il direttore amministrativo Salvatore Gioia, resteranno in carica fino alla nomina della nuova Direzione strategica e comunque non oltre il 28 febbraio 2019.

I progetti per il Sant'Anna

Per l’ospedale Sant’Anna Banfi ha annunciato un progetto da portare a termine entro il prossimo biennio. Si tratta dell’attivazione del DEA – Dipartimento Emergenza e Accettazione di secondo livello: “Il Sant’Anna – ha spiegato il direttore generale – non è più soltanto un ospedale generalista. A fronte dell’elevato numero di accessi in Pronto Soccorso e della presenza di specialità quali la Neurochirurgia, la Radiologia interventistica, l’Emodinamica, la Neurologia con la Stroke Unit per l’ictus, la Chirurgia Vascolare e la Chirurgia Vascolare si configura come una struttura che può essere ulteriormente potenziata nella sua rete d’offerta, anche alla luce di quanto previsto dal Decreto ministeriale 70 del 2015. Ci confronteremo presto su questo tema con Regione Lombardia. Stiamo inoltre già collaborando con la Cardiochirurgia dell’ospedale di Varese”.

Banfi ha anche sottolineato l’importanza della collaborazione con l’Università dell’Insubria, di cui l’Asst è polo ospedaliero, con la quale saranno sviluppate attività di integrazione e ricerca sulle quali sta già lavorando la cabina di regia ateneo-azienda.

Ospedale di Menaggio, un punto di riferimento per il Medio Lario

Dal primo gennaio hanno fatto il loro ingresso in Asst Lariana l’ospedale “Erba-Renaldi” di Menaggio, fino a tre anni fa parte dell’ex Ao Sant’Anna, e i servizi socio sanitari e psichiatrici del Medio Lario. Questa assegnazione, che amplia l’assetto aziendale, ha posto da subito un obiettivo prioritario: “L’ospedale di Menaggio – ha annunciato Banfi - dovrà mantenere la sua vocazione di presidio per acuti e non sarà derubricato o depotenziato. Sarà necessario rivedere la sua organizzazione alla luce di quanto previsto dal Decreto Ministeriale 70 del 2015, in quanto la struttura è collocata in un’area geomorfologicamente disagiata”.

La prossima settimana è previsto un sopralluogo nel presidio e un incontro con il sindaco e i dipendenti del presidio. “Dobbiamo capire nel dettaglio l’attuale organizzazione e il profilo d’offerta, ha aggiunto -. Nei prossimi tre mesi predisporremo un piano, da condividere con i sindaci del territorio, l’Ats, gli ordini professionali e i sindacati e avviare un consolidamento dell’attività internistica e riabilitativa oltre che una rimodulazione dell’attività chirurgica nella direzione di un day/week hospital. Sarà inoltre necessario potenziare e formalizzare la collaborazione già consolidata con gli ospedali Moriggia-Pelascini di Gravedona e con il Cof di Lanzo nell’ottica di una collaborazione pubblico-privato accreditato, una sinergia importante soprattutto sul fronte dell’emergenza-urgenza”.  

Nuovo blocco operatorio a Cantù

Per il Sant’Antonio Abate di Cantù il dg ha fatto il punto sui lavori del nuovo Blocco Operatorio, arrivati, per l’area al primo piano che ospiterà le sale, al 95% della realizzazione. Nell’attesa della conclusione dei lavori, l’Asst varerà la gara per le prime acquisizioni tecnologiche e per le attrezzature. “Contiamo di poter attivare il nuovo Blocco Operatorio entro l’autunno di quest’anno”. Per il presidio polispecialistico “Felice Villa” di Mariano Comense, il direttore generale ha confermato che l’intervento di consolidamento dell’Edificio B prosegue secondo i tempi previsti e ha ipotizzato per le attività a bassa intensità una progettualità che coinvolgerà maggiormente il settore infermieristico, dal case manager per i pazienti cronici all’infermiere di comunità, per una valorizzazione del ruolo di questa importante professione.

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