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Salute San Fermo della Battaglia / Via Ravona

Ospedale Sant'Anna, il robot Da Vinci rimane a San Fermo

Era stato affittato all'ospedale di Bergamo perchè poco utilizzato

Il robot chirurgico “Da Vinci” resterà in via esclusiva all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia e non sarà più condiviso con l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, come è accaduto dalla metà del 2014.  L’apparecchiatura, utilizzata dal 2011, rimarrà nel presidio comasco con l’obiettivo di arrivare almeno a 100 interventi l’anno. Il robot costato 2,6 milioni di euro, tecnologia all'avanguardia per operazioni chirurgiche di precisione, era stato affittato all'ospedale di Bergamo perchè di fatto era sotto utilizzato; in 3 anni era stato utilizzato soo 78 volte. Uno spreco, per un'attrezzatura così avanzata e costosa.
Adesso l’Asst Lariana intende potenziare e rilanciare l’attività del robot, impiegato principalmente in ambito ginecologico e urologico, anche grazie alla recente collaborazione avviata con il mondo accademico, in particolare con la Scuola di Medicina dell’Università degli Studi dell’Insubria, di cui l’Azienda è polo ospedaliero universitario.
La novità è emersa giovedì 8 febbario 2018 in occasione dell’incontro con la direzione strategica durante la cerimonia per la Giornata Mondiale del Malato. Il bilancio dell’attività sanitaria, presentato dal direttore sanitario Fabio Banfi, ha evidenziato anche quest’anno il ruolo chiave dell’ospedale Sant’Anna sia sul fronte dell’emergenza urgenza sia dell’attività programmata. Inoltre, per la struttura di via Ravona sono stati previsti nuovi, importanti investimenti in tecnologie.

Il Pronto Soccorso

Il numero di pazienti che nel 2017 si sono rivolti al Pronto Soccorso del Sant'Anna si attesta a 73 mila 226 e resta sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente. Rispetto al 2016 sono aumentati gli accessi a maggiore gravità (rossi e gialli): dai 17.615 del 2016 ai 18.571 del 2017 (+956 pari al +5%). Nel dettaglio, i codici rossi sono stati 2.366, i gialli 16.205, i verdi 40.632, gli azzurri 8.437, i bianchi 5.586. Gli utenti per i quali nel 2017 si è reso necessario un ricovero sono stati 11.664 rispetto ai 11.427 del 2016 (+237), pari al +2%. Questo evidenzia come il carico per i reparti sia aumentato per ricoverare più pazienti provenienti dal Pronto Soccorso.
Al Pronto Soccorso Generale si sono rivolti complessivamente 48.734 utenti, a quello Ostetrico si sono rivolte 7.083 donne, mentre al Pronto Soccorso Pediatrico sono stati seguiti 15.212 tra bambini e ragazzi.
Da segnalare che per il Pronto Soccorso del Sant’Anna è in programma una rivisitazione degli spazi per ampliare le aree d’attesa per il Pronto Soccorso Generale e quello pediatrico.

Ricoveri e interventi

A livello aziendale i ricoveri sono aumentati rispetto al 2016, passando da 28.043 del 2016 a 28.379 del 2017 (+336, pari a +1%). Al Sant’Anna la crescita è del 2%. In termini di utilizzo delle sale operatorie, nel presidio di via Ravona si registra una crescita del 3% degli interventi chirurgici, passati da 9.087 a 9.401 (+314). Le specialità che più di altro hanno contributo a questo risultato sono Ortopedia, Chirurgia Plastica, Urologia e Neurochirurgia.

L’Attività ambulatoriale

A livello aziendale l’attività a favore di pazienti esterni è cresciuta di 55mila prestazioni rispetto al 2016 (+2%). Anche le prestazioni a favore di pazienti del Pronto Soccorso sono aumentate: da 603mila a 635mila (+5%). Per quanto riguarda i Poliambulatori aziendali, i dati evidenziano in particolare che quello di Lomazzo ha erogato nel 2017 l'1% di prestazioni in più, mentre la struttura di Olgiate Comasco ha totalizzato un aumento del 7%. Il Poliambulatorio di Via Napoleona ha offerto 2.500 prestazioni in più rispetto al 2016. L’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù cresce su questo fronte del 5%. Il Sant’Anna, invece, registra un incremento del 4% . Complessivamente, le specialità che maggiormente hanno incrementato la propria attività sono Nefrologia e Dialisi, Radioterapia e Laboratorio Analisi.

Le nuove tecnologie

Per il presidio Sant’Anna sono in arrivo nuove tecnologie, come ha ricordato il direttore amministrativo dell’Asst Salvatore Gioia. Innanzitutto è in arrivo un’apparecchiatura spect tc per la Medicina Nucleare da oltre 800 mila euro, in fase di acquisizione da parte di Arca.
Inoltre, è in programma l’aggiornamento di un angiografo in dotazione al Quartiere Angiografico grazie a un investimento di 129mila euro. L’up grade consentirà di rinnovare quasi completamente l’apparecchiatura utilizzata in Radiologia Interventistica: sarà possibile ridurre la dose di radiazioni emesse con evidente vantaggio per pazienti e operatori, migliorare la qualità delle immagini e prolungare la “vita” della macchina stessa fino al 2025. I 129mila euro messi a disposizione per questo acquisto fanno parte di un’assegnazione di fondi regionali per l’Asst di 950 mila euro complessivi che saranno utilizzati per far fronte ad ammodernamenti tecnologici e impiantistici.
Novità anche in ambito cardiologico. Dalla metà dell’anno è previsto l’arrivo di un nuovo angiografo digitale per la sala di Emodinamica del valore di circa 500mila euro. Infine, l’Azienda ha in programma lo spostamento della Radiologia del Poliambulatorio di via Napoleona nel Monoblocco e alcuni progetti per quella del Sant’Anna grazie a un investimento di 380mila euro.

L’encomio e la visita del vescovo

Durante l’incontro con la Direzione è stato conferito un encomio a Marco Arnaboldi, ex primario della Neurologia, andato in pensione a fine settembre dopo trentacinque anni di servizio nel presidio comasco. Arnaboldi, classe 1954, è stato assunto al Sant’Anna nel 1982 ed è diventato primario nel 2008. Il direttore sanitario Banfi ha consegnato allo specialista una pergamena di ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni, in particolare in ambito cerebrovascolare. Le celebrazioni sono proseguite con la Santa Messa nella Chiesa dell’ospedale officiata dal Vescovo di Como mons. Oscar Cantoni con amministrazione del Sacramento dell'Unzione ad alcuni malati. Il Vescovo ha portato poi il suo saluto a pazienti e operatori del Pronto Soccorso e dell’Osservazione Breve Intensiva.

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