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Pronto soccorso Sant'Anna intasato nei week-end: fino a 8 ore di attesa

Fino a 8 ore di attesa per i casi non urgenti. Il pronto soccorso dell'ospedale Sant'Anna di San Fermo della Battaglia nei week-end fatica a sostenere le quasi 200 richieste di accesso giornalieri che si registrano nei fine settimana. Per i casi...

Fino a 8 ore di attesa per i casi non urgenti. Il pronto soccorso dell'ospedale Sant'Anna di San Fermo della Battaglia nei week-end fatica a sostenere le quasi 200 richieste di accesso giornalieri che si registrano nei fine settimana. Per i casi meno urgenti, classificabili come codici verdi le attese rischiano di essere veramente lunghe. C'è chi ieri, domenica 17 febbraio 2013, si è rivolto al pronto soccorso alle 11 del mattino e alle ore 17 stava ancora aspettando di essere visitato. Dall'ospedale Sant'Anna, però, hanno spiegato che "ovviamente viene data priorità ai casi gravi o gravissimi, per i quali non c'è attesa. Domenica, in particolare, abbiamo registrato cinque casi urgentissimi, cioè codici rossi, e diverse decine di casi urgenti, cioè codici gialli". In particolare domenica sono state 130 le persone che si sono rivolte al pronto soccorso , delle quali 5 con problematiche gravissime e circa 20 con problematiche gravi.

Il direttore medico di presidio, Fabio Banfi, non nega la problematica, ma sottolinea la necessità di trovare una soluzione attraverso una concertazione con l'Asl e con i medici di famiglia: "Purtroppo il nostro pronto soccorso sta diventando un punto di riferimento per un'ampia casistica di urgenze ed emergenze e i casi gravi o gravissimi sono in aumento. Anche a causa della collocazione della nuova sede. Abbiamo, infatti, registrato un incremento di pazienti provenienti da zone come la provincia di varese o il Saronnese. Da quando il Sant'Anna si è trasferito il pronto soccorso ha incrementato i numeri di accessi. La priorità, però, deve essere sempre data ai casi più gravi. Domenica scorsa abbiamo avuto 5 casi gravissimi e una ventina di casi gravi. In una simile situazione, purtroppo, le persone con problematiche meno urgenti devo rassegnarsi ad attese lunghe". Ed è qui che Banfi insiste sulla necessità di trovare una soluzione a monte: "Vorremmo davvero incrementare il personale, ma la situazione economico-finanziaria non ce lo consente. la soluzione, quindi, sarebbe quella di mettere in campo un'azione di informazione volta a una maggiore consapevolezza del paziente sul modo in cui affrontare problematiche di salute non gravi. Con l'Asl servirebbe una concertazione per trovare una soluzione soprattutto per quanto riguarda i giorni del fine settimana. Infatti, è proprio sabato e domenica che registriamo i numeri più alti di accesso al pronto soccorso, perché le persone non possono rivolgersi ai loro medici di famiglia. Noi, d'altra parte, non possiamo sottrarci al nostro compito istituzionale, ma servirebbe una maggiore collaborazione con Asl e medici di famiglia per i casi non gravi, per esempio durante il periodo influenzale".

Il consigliere comunale di Como, Marco Butti (Fratelli d'Italia) già un mese fa aveva scritto all'assessore alla Sanità di Como, Bruno Magatti, proponendo un incontro tra i vari soggetti interessati allo scopo di arginare il problema grazie anche all'impiego di medici volontari: "la mia proposta è di instaurare un dialogo con l’azienda ospedaliera, coinvolgendo anche l’Ordine dei Medici, per valutare la possibilità che, almeno nelle giornate/periodi in cui è prevedibile un alto afflusso di cittadini al Pronto Soccorso, a supporto del personale assegnato a questa unità operativa, possano collaborare medici di base che, su base volontaria, potrebbero aiutare il personale in servizio nella valutazione dei casi clinici meno gravi. Sono consapevole di come questa proposta, peraltro già sperimentata in altre città italiane, potrà ricevere pareri favorevoli, adesioni ma anche ostacoli: resto però convinto che un confronto tra i vari interlocutori interessati possa essere utile e necessario anche per individuare altre ipotesi di collaborazione che abbiano la medesima finalità".

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