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Martedì, 16 Aprile 2024
Salute

Non solo caldo e afa: livelli ozono in aumento

Allarme ozono. Non solo caldo, afa e umidità. L'arrivo dell'estate porta il consueto allerta sui livelli del gas naturale, in crescita in tutta la provincia. L’ozono è causa principale del cosiddetto smog fotochimico. I livelli di ozono si...

Allarme ozono. Non solo caldo, afa e umidità. L'arrivo dell'estate porta il consueto allerta sui livelli del gas naturale, in crescita in tutta la provincia. L’ozono è causa principale del cosiddetto smog fotochimico. I livelli di ozono si misurano secondo due parametri. La soglia di informazione (180 microgrammi per metro cubo) che è definita come “il livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione nel suo complesso e il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni

adeguate e tempestive”. La soglia di allarme (240 microgrammi per metro cubo) invece rappresenta “il livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per la popolazione nel suo complesso e il cui raggiungimento impone di adottare provvedimenti immediati”.

Provincia di Como, dati allarmanti

La situazione peggiore in provincia di Como è a Erba dove la quantità di ozono certificata dall’Arpa (Agenzia Regionale per l’ambiente) ieri era già in quota allarme: 240 microgrammi. Lievemente meglio a Cantù, sia pure di poco con 233 microgrammi. Il capoluogo se la cava con “soltanto” 211 microgrammi

Effetti sulla salute

“L’ozono troposferico costituisce una componente importante dello smog fotochimico - spiegano dall’Arpa essendo un forte ossidante, è in grado di attaccare i tessuti dell’apparato respiratorio anche a basse concentrazioni, provocando irritazione agli occhi e alla gola, tosse e riduzione della funzionalità polmonare. La maggior parte di questi effetti sono a breve termine e cessano una volta che gli individui non sono più esposti ad elevati livelli di ozono, ma è noto che possano sussistere anche danni derivati da ripetute esposizioni di breve durata, come l’accelerazione del naturale processo di invecchiamento della funzione polmonare”

Le categorie più sensibili all’ozono

Bambini: sono il gruppo a più alto rischio per l’esposizione ad ozono, perché essi trascorrono gran parte del periodo estivo all'aperto e sono spesso impegnati in attività fisiche intense. I bambini hanno anche maggiori probabilità di sviluppare fenomeni asmatici o altre malattie respiratorie.

Soggetti sani che fanno attività fisica all'aperto: adulti in buona salute che fanno attività fisica all'aperto (sia essa sportiva o lavorativa) diventano un gruppo "sensibile" perché sono più esposti all'ozono rispetto alla popolazione meno attiva. L’esercizio fisico infatti può aumentare la frequenza respiratoria e quindi l’introduzione di sostanze inquinanti nei polmoni fino a 10 volte rispetto la situazione di riposo.

Persone con malattie respiratorie (asma, broncopneumopatie croniche): tali malattie rendono i polmoni più vulnerabili agli effetti dell'ozono. Pertanto gli individui che si trovano in queste condizioni manifestano gli effetti dell'ozono prima e a concentrazioni più basse rispetto agli individui meno sensibili.

Persone con una particolare suscettibilità all'ozono: la reazione all'ozono è molto diversa da individuo ad individuo, per cui anche soggetti in buona salute possono risultare più suscettibili di altri. Questi individui manifestano infatti danni da ozono in modo più marcato rispetto alla media della popolazione. Vi sono infine alcune evidenze che indicano che gli anziani e/o le persone con malattie cardiache abbiano un'aumentata sensibilità all'ozono.

Comportamenti consigliati

L’intensità degli effetti dell’ozono cresce con la durata dell’esposizione, quindi la regola principale è limitare l’esposizione e limitare le attività all’aria aperta nelle ore di maggiore insolazione: dalle 12.00 alle ore 16.00. Le ore più calde della giornata andrebbero trascorse in ambienti chiusi, avendo l’accortezza di ventilarli nei momenti freschi come la mattina presto o la sera. Anche l’alimentazione nelle giornate di alti livelli di l’ozono ha una grande importanza. Una dieta ricca di sostanze antiossidanti può aiutare ad abbassare la sensibilità di un individuo all’ozono: frutta e verdura di stagione; vitamina disponibile in pomodori, peperoni, patate, cavoli, broccoli, verdure a foglia verde, agrumi, fragole, meloni. Utile anche la vitamina E (uova, asparagi, avocado, noci, mandorle, germe di grano, olio di oliva, olio di arachidi, olio di germe di grano, olio di fegato di merluzzo) e il selenio (pollo, fegato, tonno, molluschi, pomodori, broccoli, cavoli, cipolle, funghi, cereali integrali, lievito di birra, germe di grano). Chiaramente per le categorie a rischio, e in generale per le persone anziane e per i bambini, è consigliabile applicare questi suggerimenti anche con livelli di ozono inferiore alla soglia di informazione.

Fonte: Arpa Lombardia

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