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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

Malati di Aids, a Como aumento del 27%: 61 casi nel 2011

I sieropositivi a Como sono in aumento:  dai 48 casi diagnosticati all’ospedale Sant’Anna nel 2010 si è passati a 61, cioè il 27% in dell'anno precedente. Il dato è emerso oggi durante l'incontro con Domenico Santoro, primario dell’Unità Operativa...

I sieropositivi a Como sono in aumento: dai 48 casi diagnosticati all’ospedale Sant’Anna nel 2010 si è passati a 61, cioè il 27% in dell'anno precedente. Il dato è emerso oggi durante l'incontro con Domenico Santoro, primario dell’Unità Operativa di Malattie Infettive dell'ospedale di San Fermo della Battaglia, Giusy Giupponi, presidente della Lila di Como. L'incontro si è svolto in occasione della Giornata mondiale dell’Aids. “Il 65% dei pazienti che abbiamo riscontrato positivi al test dell’Hiv quest’anno – spiega il primario Santoro -, che non significa avere l’Aids, cioè la malattia vera e propria, hanno contratto il virus per via sessuale. E’ fondamentale una diagnosi precoce sia per evitare la trasmissione del virus ad altri sia per procedere efficacemente con le moderne terapie che consentono di cronicizzare l’infezione, cioè di curarla, ma non la possono eliminare”.

La Lila sarà presente fino al tre dicembre con uno spazio informativo nel salone d'ingresso dell'ospedale Sant’Anna. Le nuove terapie permettono al paziente di avere una buona qualità di vita e, in generale, il loro utilizzo ha consentito di prolungare l’aspettativa di vita passando dai 2 anni del 1982 ai 10-20 anni di oggi, a seconda delle condizioni cliniche.

“Il 65% dei pazienti che abbiamo riscontrato positivi al test dell’Hiv quest’anno – spiega il primario Santoro -, che non significa avere l’Aids, cioè la malattia vera e propria, hanno contratto il virus per via sessuale. E’ fondamentale una diagnosi precoce sia per evitare la trasmissione del virus ad altri sia per procedere efficacemente con le moderne terapie che consentono di cronicizzare l’infezione, cioè di curarla, ma non la possono eliminare”. Le nuove terapie permettono al paziente di avere una buona qualità di vita e, in generale, il loro utilizzo ha consentito di prolungare l’aspettativa di vita passando dai 2 anni del 1982 ai 10-20 anni di oggi, a seconda delle condizioni cliniche.

Un altro dato da segnalare è quello dei cosiddetti “late presenters”: si tratta di quelle persone che scoprono di aver contratto l’infezione da Hiv solo a seguito di una serie di sintomi che sono già tipici della malattia conclamata. All’ospedale comasco di questi pazienti nel corso del 2011 ce ne sono stati 10. I casi di Aids registrati a Como dall’Istituto Superiore di Sanità sono 789 dalla metà degli anni ‘80.

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