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Lettera di Mentasti ai dipendenti dell’ospedale: “Non ho colpe”

“È importante precisare alcuni punti rispetto ad un tema che a mio giudizio non è stato presentato con la dovuta chiarezza” comincia così una nota inviata questa mattina a tutti i dipendenti dell'ospsedale Sant'Anna e firmata dal direttore...

“È importante precisare alcuni punti rispetto ad un tema che a mio giudizio non è stato presentato con la dovuta chiarezza” comincia così una nota inviata questa mattina a tutti i dipendenti dell'ospsedale Sant'Anna e firmata dal direttore generale, Andrea Mentasti.

“L'accordo su cui si fonda la realizzazione del nuovo ospedale risale a fine 2003; fra le altre cose, assegnava una serie di agevolazioni al Comune di San Fermo quale corrispettivo dell'insediamento della nuova struttura”. “Tra queste agevolazioni - assieme a molte altre - c'era la gestione di tutti i parcheggi del nuovo ospedale”.

“Ormai è inutile esprimere un giudizio su quell'intesa, se sia stata costruita bene o male. Restiamo sulle condizioni di fatto attuali”. “Negli ultimi 15 mesi l'attuale direzione ha cercato in ogni modo di affrontare il problema parcheggi. Ha studiato, elaborato e provato a percorrere almeno tre soluzioni: 1) Ha proposto una formula di compartecipazione sul costo dei parcheggi 2) Ha caldeggiato una presa in carico dei costi di gestione del posteggio lasciando al Comune di San Fermo i soli ricavi dello stesso, in maniera tale di comprimere il prezzo degli abbonamenti. 3) Di concerto con la Direzione Regionale della Sanità, ha infine proposto di erogare un forfait (650.000 euro) a San Fermo, riprendendosi in carico la gestione dei parcheggi. Questa soluzione ci avrebbe concesso di erogare un abbonamento mensile non oltre gli 8-10 euro”. “Tutte e 3 le proposte si sono arenate non per negligenza o disimpegno ma per ragioni di carattere amministrativo e giuridico. Rispetto alle prime 2 proposte il nostro collegio sindacale e i legali dell’Azienda e della Regione hanno fatto notare che sarebbe stata praticamente certa una denuncia alla Corte dei Conti, e alla terza è successa una sorte analoga: è stata stoppata dall'avvocatura regionale che paventava rischi di natura erariale”. “Questo era giusto rimarcare per onore di verità. Un'analisi oggettiva rispetto a questo tema non può certo accusare di inerzia l'attuale direzione aziendale” conclude Mentasti.
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