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Villa Olmo, la società non rende noti gli investimenti sulla mostra

Sono arrivate le prime opere della mostra "Ritratti di città" che sarà inaugurata a Villa Olmo il 27 giugno. Tutto è pronto, ma le polemiche e le perplessità su questa undicesima edizione non si spengono. In consiglio comunale Sergio Gaddi...

Sono arrivate le prime opere della mostra "Ritratti di città" che sarà inaugurata a Villa Olmo il 27 giugno. Tutto è pronto, ma le polemiche e le perplessità su questa undicesima edizione non si spengono. In consiglio comunale Sergio Gaddi, consigliere Pdl ed ex assessore alla Cultura di Como, ha chiesto di conoscere gli investimenti che la società Sae Comunicazione (che si è aggiudicata l'organizzazione della rassegna) intende fare oltre i quasi 300mila (tra contributo del Comune e sponsor privati) garantiti dall'amministrazione comunale. Manuela Marchegiano di Sae Comunicazione, raggiunta a Villa Olmo, non ha voluto commentare e rilasciare dichiarazioni a Quicomo e ha preferito non rispondere in merito alla richiesta di conoscere eventuali investimenti.

"Sappiamo che il contributo messo a disposizione dal Comune in termini sia di partecipazione diretta sia di sponsorizzazioni trovate a favore della mostra è di circa 300mila euro - ha detto Gaddi in consiglio lunedì sera - Quindi questa società parte con un badget concreto di 300mila euro. E' chiaro che la logica delle esposizioni prevede il fatto che questa somma sia una parte dell'impegno totale e che la società metta ulteriori risorse per arrivare a quel budget programmato, diciamo storico, di 800/900mila euro che possa garantire visibilità, notorietà e serietà di realizzazione all'evento. Questa è la via maestra, anzi l'unica via da seguire pur in una situazione pasticciata a seguito del bando andato deserto. Non vorrei mai che la società una volta incassato il contributo messole a disposizione limiti il suo investimento al puro contributo o peggio a una parte minore del contributo. Se così fosse, incassando 300mila euro decidendo di spenderne 200mila, anche un solo visitatore sarebbe del tutto ininfluente. Se così fosse, e mi auguro che così non sia, chiunque avrebbe potuto organizzare la mostra". Gaddi ha spiegato che secondo lui il rischio di cui la società si è fatta carico nell'assumere la gestione della mostra non dovrebbe limitarsi al solo contributo di circa 300mila euro.

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