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Vigili di Como, Aiello se ne va: "Mai inseguito il potere"

"Non è facile salutarvi avendo nel cuore sentimenti contrastanti ma proprio in rispetto di quei sentimenti so che è giunto il momento di dividersi affinché il giudizio sul comportamento dei più sia sereno, trasparente e  lineare e non sia...

"Non è facile salutarvi avendo nel cuore sentimenti contrastanti ma proprio in rispetto di quei sentimenti so che è giunto il momento di dividersi affinché il giudizio sul comportamento dei più sia sereno, trasparente e lineare e non sia condizionato dalle azioni o dal destino del singolo". Se ne va e sceglie ancora una volta la via diplomatica (sia pure dicendo e non dicendo) ma, certo, fa trasparire grande rammarico. Vincenzo Aiello, vicecomandante della polizia locale di Como, saluta: da domani, promozione alla mano, sarà comandante a Cantù.

Oggi (31 marzo, 2014) l'ultimo giorno di lavoro con congedo dal sindaco, Mario Lucini, e dai colleghi del comando di viale Innocenzo. La partenza di Aiello è l'ultimo passo di una vicenda che ha alimentato settimane di polemiche. Nelle scorse settimane la bagarre era esplosa sul cambio al vertice dei vigili lariani. Dopo il pensionamento del comandante, Vincenzo Graziani, il comune non ha individuato subito il successore. Un "pasticciaccio" politico vissuto tra incomprensioni, ragioni opposte, presunti ritardi sui tempi della burocrazia che alla fine ha portato il dirigente del settore informatico e commercio di Palazzo Cernezzi, Giovanni Fazio, a diventare dirigente ad interim della polizia locale. Aiello, che in queste settimane ha sempre scelto la via del silenzio, attendeva la nomina al vertice di viale Innocenzo. Incarico che però non è arrivato. Nei giorni caldi della vicenda lo stesso vicecomandante aveva fatto circolare fra i colleghi una mail ufficiosa in cui manifestava la volontà di non proseguire con l'incarico. Poi l'avvicendamento con il comandante di Cantù, Marco Baffa. Oggi il commiato. "Non ho mai inseguito il potere - ha detto ancora Aiello - né tantomeno mio malgrado, la visibilità mediatica". "Mi rammarico - ha poi evidenziato - se nell’ultimo periodo sia sembrato che il buon funzionamento del Corpo fosse legato al destino professionale di una persona. In futuro, ne sono convinto, si potrà lavorare di più e meglio". "Da domani - ha concluso - mi tufferò nella nuova avventura, mosso dagli stessi sentimenti che mi hanno animato per tutto il tempo per cui ho avuto l’onore di servire nel corpo della polizia locale di Como".

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