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Una proposta di legge di cui si parla poco: la legittima difesa in casa propria

C'è un referendum di cui si parla poco. Innanzitutto perché, a essere precisi, al momento è solo una proposta che per diventare oggetto di votazione deve raccogliere almeno 50mila firme. Poi perché in queste settimane l'attenzione dell'opinione...

C'è un referendum di cui si parla poco. Innanzitutto perché, a essere precisi, al momento è solo una proposta che per diventare oggetto di votazione deve raccogliere almeno 50mila firme. Poi perché in queste settimane l'attenzione dell'opinione pubblica e della stampa si è concentrata, come ovvio, sul referendum sulla durata delle trivellazioni in mare. A essere oscurata è la proposta di referendum che modifica, per non dire potenzia, la legittima difesa e la tutela del proprio domicilio. Per dirla in estrema sintesi se questa proposta referendaria dovesse essere approvata dagli italiani e diventasse, dunque, legge, verrebbe negato il risarcimento delle eventuali lesioni causate al ladro o agli eredi in caso di morte. Come sempre avviene nei casi di raccolte firme per proporre un referendum è possibile apporre la propria firma nella segreteria o ufficio anagrafe del proprio comune di residenza.

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