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Ufficiale, il Pdl al ballottaggio senza accordi: "Non siamo soli ma con i comaschi"

E' di pochi minuti fa il comunicato ufficiale del Pdl e di Laura Bordoli che annuncia la volontà di non fare accordi per il ballottaggio sia con Sergio Gaddi che con chiunque altro. “Abbiamo preso mercoledì sera una decisione congiunta, di gruppo...

E' di pochi minuti fa il comunicato ufficiale del Pdl e di Laura Bordoli che annuncia la volontà di non fare accordi per il ballottaggio sia con Sergio Gaddi che con chiunque altro. “Abbiamo preso mercoledì sera una decisione congiunta, di gruppo e la base ha dato una risposta unanime. Non volevamo che la decisione fosse presa solo da me o dal partito - ha spiegato la Bordoli nella nota stampa - Siccome la situazione di divisione ha fatto soffrire tutti in queste settimane, era giusto sentire il pensiero di ognuno su questo tema. Per un discorso di coerenza e rispetto verso gli elettori che per due volte hanno scelto me e non un altro candidato, abbiamo deciso di rifiutare le avance di Gaddi e abbiamo di nuovo scelto deliberatamente di dire no al mercato delle poltrone e delle richieste scritte, che puntualmente ci voleva di nuovo propinare. Basta, non se ne può proprio più”. La candidata sindaco del Pdl ci tiene poi a sottolineare: “Abbiamo come unico interesse la città e la sua governabilità, che è stata proprio il tallone d’achille degli ultimi cinque anni. Non rifaremo altri errori. Abbiamo voluto distinguerci dal centro sinistra che invece raccoglie anime diversissime fra loro, addirittura in antitesi su tematiche delicate come la famiglia, la tassazione e il lavoro".

La Bordoli ha poi anticipato che ci sarà l'incontro con Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano, in biblioteca a Como venerdì alle ore 18.30 quando presenterà il proprio libro “La lezione di Milano”. “E’ una presenza importante perché Albertini - afferma la Bordoli - non si è mai fatto condizionare dai poteri forti, inoltre saprà anche spiegare quali sono i rischi che corre la nostra città qualora venisse amministrata dalla sinistra: sulla base dei risvolti negativi emersi già dopo soli pochi mesi di governo milanese, è bene che i comaschi inizino a guardare al futuro e a scegliere quale città vorranno avere nei prossimi anni”.

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