rotate-mobile
Politica

"Taglio delle indennità degli assessori, tre ribelli votarono no"

Mario Molteni, consigliere comunale di Lista per Como, è andato a ripescare nei cassetti un emendamento mai approvato che fu proposto in occasione della discussione del bilancio di previsione 2010. Era lo scorso maggio: l'emendamento proposto da...

Mario Molteni, consigliere comunale di Lista per Como, è andato a ripescare nei cassetti un emendamento mai approvato che fu proposto in occasione della discussione del bilancio di previsione 2010. Era lo scorso maggio: l'emendamento proposto da Lista per Como prevdeva il taglio del 30% delle indennità di assessori, presidente del consiglio comunale e del sindaco, più un ulteriore taglio del 50% dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Il tutto per un risparmio complessivo pari a 180mila euro da investire nel seguente modo: 80mila euro per la manutenzione straordinaria delle scuole elementari; altri 80mila euro per la manutenzione straordinaria delle scuole medie; altri 20mila euro per la manutenzione straordinaria delle scuole materne.

L'emendamento non fu approvato. Tra i voti che bocciarono la proposta figurano (vedi la stampa dellla votazione in allegato) i "no" di Pasquale Buono, Mario Pastore e Piercarlo Frigerio, tre dei fuoriusciti del Pdl che circa un mese fa hanno aderito al gruppo Autonomia Liberale per Como. Una delle condizioni da loro posta per non votare la sfiducia al sindaco Stefano Bruni la scorsa settimana è stata proprio quella del taglio delle indennità della giunta, quindi perché a maggio scorso non erano d'acordo e adesso sì?

Mario Pastore, presidente del consiglio comunale, ha tenuto a commentare così: "Innanzitutto vorrei dire che la politica non può più essere fatta dicendo "questa cosa l'ho detta prima io". Detto questo, tra maggio e adesso le condizioni delle casse comunali sono peggiorate, inoltre quel emendamento era una proposta isolata che non andava a innestarsi in una programmazione di tagli strutturata. Quella che abbiamo presentato al sindaco, invece, è ben più ampia e stratturata e non comprende solo il taglio delle indennità, ma va in un'ottica di risparmio che comprende molte più voci". Puircarlo Frigerio, invece, ha commentato: "A maggio scorso ero ancora nel Pdl e ho seguito le indicazioni del partito. Adesso che ne sono fuori posso ragionare autonomamente e la prima proposta che abbiamo fatto, infatti, è stata quella di una serie di tagli per fare risparmiare il Comune. C'è anche da dire che la situazione del bilancio da maggio ad oggi è peggiorata ulteriormente".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Taglio delle indennità degli assessori, tre ribelli votarono no"

QuiComo è in caricamento