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Stop a referendum anti-moschea a Cantù. Molteni: "Schiaffo alla democrazia"

Niente referendum a Cantù per chiedere ai cittadini se vogliano o meno una moschea. La commissione che ha valutato la richiesta della Lega Nord (accompagnata dal numero necessario di firme) per chiedere il referendum è stata respinta dall'apposita...

Niente referendum a Cantù per chiedere ai cittadini se vogliano o meno una moschea. La commissione che ha valutato la richiesta della Lega Nord (accompagnata dal numero necessario di firme) per chiedere il referendum è stata respinta dall'apposita commissione. Il deputato canturino del Carroccio, Nicola Molteni, si scaglia contro l'amministrazione comunale del sindaco Cludio Bizzozero e l'accusa di antidemocrazia: "“Cantù è ufficialmente in mano ad amministratori affetti da nanismo di democrazia”.

“Per il sindaco di Cantù - commenta Molteni - valgono di più i diritti delle minoranze religiose ed etniche rispetto al sacrosanto diritto delle maggioranze di poter decidere della propria sorte. E per fortuna che in campagna elettorale aveva promesso di ‘rendere Cantù come una piccola Svizzera’. In Svizzera i referendum si fanno e orientano le scelte, a Cantù l’amministrazione tappa la bocca ai cittadini”.

Per Molteni la bocciatura del referendum è “uno schiaffo ai canturini, uno schiaffo alla democrazia. Il Comune ha impedito ai cittadini di potersi esprimere, in un momento di grave allarme terrorismo internazionale che ha acceso il livello di allerta proprio sulle moschee. L’amministrazione – timorosa di un esito che avrebbe affossato la linea del sindaco – ha preferito mettere il bavaglio ai cittadini. Uno schifo”.

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