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Emergenza freddo, il niet del vicesindaco Locatelli non piace a nessuno

Sul no all'apertura notturna della Stazione San Giovanni di Como ai senzatetto interviene anche Gaddi

Il niet di Alessandra Locatelli alla richiesta da parte di Patrizia Maesani di apertura della Stazione San Giovanni di Como in queste gelide notti d'inverno sta diventando un nuovo caso politico. Ancora più clamoroso se si pensa che avviene all'interno della stessa maggioranza che governa la città. Se il vice sindaco di Como ha riposto alla proposta di apertura temporanea di notte con un secco no, aggiungendo che "occorre usare il buonsenso", affermazione che lascia in questo caso quantomeno basiti, la reazione di Maesani, capogruppo a Palazzo Cernezzi per Fratelli d'Italia, è stata la seguente: "Senza parole. A parte il fatto che la mia preliminare era posta al Sindaco, a parte che per strada questa notte ci sono 20 italiani (comunque nella mia testa le vite umane hanno ugual peso) io sarò priva di buon senso ma qualcuno ha perso il senso della misura". 

A rincarare la dose nei confronti dell'esponente leghista, è arrivato anche il post su Facebook di Sergio Gaddi, ex assessore alla Cultura e ora candidato al Parlamento per Forza Italia: "In un momento di freddo eccezionale, aprire (eccezionalmente) la stazione di Como per i senzatetto come ha chiesto Patrizia Maesani sarebbe stato un atto di intelligenza, buon senso e umanità. Dopo la vergogna del tè caldo vietato a Natale, un altro passo falso. Ma il coraggio, diceva quel lombardo illustre purtroppo dimenticato, se uno non ce l'ha non se lo può dare".

Nel pomeriggio anche il gruppo consigliare di minoranza Scelta Civica è intervenuto sulla questione:  "Accettare la proposta di Maesani sarebbe un atto di buon senso, a favore delle persone che nei dormitori non intendono andare e che, malgrado ciò, non meritano di morire di freddo. Il netto diniego da parte del vicesindaco Alessandra Locatelli ci lascia ancora una volta attoniti di fronte a tanta durezza verso situazioni che, invece, meritano comprensione ed elasticità mentale".

Se le posizioni di Scelta Civica sono note da tempo, sembra del tutto evidente che su certi temi l'agenda dettata dalla Lega non sia condivisa in egual misura all'interno della stessa maggioranza. Pensare di affrontare qualsiasi emergenza solo basandosi sull'ideologia  e non davvero sul buon senso, rischia di aprire autentiche voragini a Palazzo Cernezzi. Tanto più se si pensa a quanto il mondo cattolico del volontariato sia lontano da un certo modo di agire della politica sulle questioni sociali che stanno mettendo a dura prova la nostra città, sempre più laboratorio e sempre meno solidale. In nome di una campagna elettorale tra le più tristi della storia repubblicana che si combatte solo sulla paura. 

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