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Rinviata la discussione sull'incompatibilità di Rapinese

Alessandro Rapinese (Adesso Como) non si sfila dal ricorso contro la Ztl del sindaco Mario Lucini, ma rinuncia a un eventuale risarcimento danni. Il consigliere ha comunicato lunedì tale rinuncia al Tar e al Comune di Como. La notizia è stata data...

Alessandro Rapinese (Adesso Como) non si sfila dal ricorso contro la Ztl del sindaco Mario Lucini, ma rinuncia a un eventuale risarcimento danni. Il consigliere ha comunicato lunedì tale rinuncia al Tar e al Comune di Como. La notizia è stata data al consiglio comunale in serata in apertura della seduta in cui l'aula avrebbe dovuto proprio discutere e votare la delibera con la quale sarebbe stato avviato l'iter amministrativo-politico per definire la decadenza o meno di Rapinese dalla carica di consigliere.

Avendo firmato un ricorso contro l'amministrazione comunale Rapinese rientra nei casi di incompatibilità (per conflitto di interessi) sanciti dal Testo Unico degli Enti Locali (Tuel). Il consigliere, però, ha rinunciato ad ogni risarcimento danni. Il segretario generale del Comune dovrà eseguire alcune verifiche per capire se tale rinuncia è sufficiente a far decadere i motivi di incompatibilità. Nel frattempo è stata sospesa la delibera sulla decadenza di Rapinese. Il caso è rinviato di alcuni giorni.

"Poiché ho rinunciato a ogni eventuale risarcimento - ha commentato Rapinese - i motivi della mia incompatibilità sono venuti a mancare. Tra l'altro continuando a partecipare al ricorso per fare annullare la nuova Ztl e il nuovo piano parcheggio approvati dalla giunta Lucini vado solo contro il mio interesse personale perché se il Tar desse ragione a me e a tutti gli altri cittadini e commercianti che hanno firmato il ricorso io perderei il posteggio a tariffa agevolata che mi è stato concesso in piazza Roma. La verità - ha aggiunto Rapinese - è che sto agendo nell'interesse pubblico e, come stabilito dall'articolo 63 del Tuel, non ci sono motivi per una mia incompatibilità e decadenza perché si tratta di un'azione legale connessa al mio mandato elettorale. Se la delibera sulla mia decadenza viene riproposta all'aula è solo per eliminarmi in quanto avversario politico".

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