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"Società dell'acqua, Como è fuori"

Polemica in consiglio comunale per la mancata presenza del Comune di Como nella neo costituita società Como Acqua Srl, formata dall'amministrazione provinciale e da una quarantina di Comuni comaschi. A sollevare la questione è stata la consigliera...

Polemica in consiglio comunale per la mancata presenza del Comune di Como nella neo costituita società Como Acqua Srl, formata dall'amministrazione provinciale e da una quarantina di Comuni comaschi. A sollevare la questione è stata la consigliera di opposizione Laura Bordoli: "E' stata costituita la società che gestirà l'acqua e le reti e che deciderà gli investimenti da fare sul territorio. Como non ha partecipato alla costituzione di questa società. La nostra città dovrebbe essere d'esempio e apripista, non fanalino di coda della provincia. Questo è indice di come le partecipate vengano gestite male da questa amministrazione comunale. Ancora una volta non si cambia passo, ma si fa un passo indietro".

Il sindaco Mario Lucini ha spiegato alcuni dei motivi per i quali il Comune di Como non ha ancora aderito alla nuova società che gestirà il sistema idrico integrato: "Avevamo alcuni dubbi su alcuni punti dello statuto e su come verranno regolati i rapporti tra la nuova società e Como Depur che non è interamente pubblica ma a partecipazione mista. Inoltre, dopo la proposta di delibera che ci è stata presentata dall'amministrazione provinciale ci sono state alcune modifiche sia sullo statuto stesso che sulle quote di partecipazione. Insomma, ci saremmo trovati ad approvare una delibera per l'ingresso del Comune nella nuova società che rischiava diversa dalla realtà dei fatti. Abbiamo preferito aspettare. Il Comune di Como - ha concluso Lucini - potrà comunque entrare nella nuova società in un secondo momento".

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