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Sindaco di Como, una sfida (possibile) tra donne

Minghetti vs Locatelli, una poltrona per due?

Ora che il centrosinistra ha svelato la sua carta, con l'ufficilità della candidatura di Barbara Minghetti, la sfida della grande politica comasca per la poltrona di sindaco del capoluogo potrebbe diventare una contesa tutta al femminile. Se nel centrodestra Fratelli d'Italia ha smosso le acque per primo lanciando il nome di Stefano Molinari, rimane il fatto che la Lega - salvo qualche ammiccamento di facciata ad una eventuale ipotesi di un Landriscina bis, peraltro già bocciato anche da Forza Italia - non si è ancora veramente esposta. Ragion per cui, come abbiamo anticipato nei giorni scorsi, il nome di Alessandra Locatelli, big comasco del Carroccio, non sarebbe affatto un'ipotesi peregrina.  

Tanto più ora che una "sfida rosa" per la conquista di Como potrebbe solleticare anche Matteo Salvini. Se il numero uno della Lega dovesse chidere un "sacrificio" all'ex ministro e attuale assessore regionale, nessuno si stupirebbe. Considerando poi che i tempi stringono, Lega, Fratellli d'Italia e Forza Italia sono ora costretti a trovare un candidato in tempi brevissimi. Non sarà facile, ma sanno tutti bene quanto il nome di Barbara Minghetti, che porterà in dote anche Ada Mantovani, sia un jolly contro il quale, senza una scelta di peso. la partita nel centrodestra potrebbe diventare davvero in salita, soprattutto dopo 5 anni di governo non esattamente esaltanti. A meno che non si scelga, ancora, un nome fuori dalla politica. In mezzo rimane comunque Rapinese, l'unico vero "outsider" della prossima sfida elettorale. Infine c'è la nuova incognita che potrebbe nascere dalla liaison tra Civitas e Magatti, che potrebbe portare in campo una terza candidata donna. 

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