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Sì al centro commerciale di Esselunga

E' forse il primo tema su cui la maggioranza del sindaco di Como Mario Lucini non è completamente d'accordo. La questione è annosa e dibattuta: il supermercato di Esselunga a Camerlata. Ieri in consiglio comunale ci ha provato Alessandro Rapinese...

E' forse il primo tema su cui la maggioranza del sindaco di Como Mario Lucini non è completamente d'accordo. La questione è annosa e dibattuta: il supermercato di Esselunga a Camerlata. Ieri in consiglio comunale ci ha provato Alessandro Rapinese (Adesso Como) a impedire che venga realizzato il maxi centro commerciale sull'area Trevitex, ma la proposta è stata bocciata, mettendo, però, in evidenza posizioni diverse all'interno del centrosinistra.

Laura Bordoli (Pdl Gruppo misto) ha chiesto che i soldi derivanti dagli oneri che Esselunga dovrà corrispondere al Comune siano messi a disposizione delle periferie, Camerlata innanzitutto. Ma procediamo con ordine per capire in che modo ieri il consiglio avrebbe potuto vietare il centro commerciale.

No alle richieste di Coop

Ieri è continuata la discussione sul Piano di governo del territorio. Il supermercato Coop di via Giussani ha presentato un'osservazione al Pgt chiedendo che non venga autorizzata la grande struttura di vendita di Esselunga sull'area ex Trevitex in via Pasquale Paoli poiché mancherebbe il "pubblico interesse" per una simile struttura. L'osservazione è stata respinta dall'amministrazione comunale che ha deciso di non accoglierla nel Pgt. Rapinese ha, però, proposto un emendamento al Pgt per chiedere che l'osservazione di Coop fosse accolta: "Del resto anni fa Coop chiese di acquisire l'area ex Trevitex per fare un supermercato ma le fu risposto che in quell'area non era prevista la possibilità di una grande struttura di vendita". Nel frattempo Esselunga ha acquisito l'area con l'autorizzazione di realizzare solo due medie superfici di vendita: "Ma questa amministrazione di sinistra ora sanerà la situazione e favorirà Esselunga che potrà realizzare il centro commerciale". L'emendamento di Rapinese è stato bocciato, ma all'interno della maggioranza di Lucini sono comparsi voti discordi: Vincenzo Sapere e Luigino Nessi (Paco-Sel) hanno votato a favore dell'emendamento, mentre Marco Servettini (Amo la mia città) si è astenuto. In minoranza voti contrari all'emendamento dei leghisti Diego Peverelli e Alberto Mascetti, mentre Laura Bordoli (Gruppo misto) e Francesco Scopelliti (Pdl) si sono astenuti.

Per realizzare il centro commerciale e unire le due medie superfici di vendita il progetto di Esselunga dovrà essere approvato attraverso l'iter amministrativo del cosiddetto accordo di programma che, comunque, dovrà arrivare in consiglio per l'approvazione difinitiva.

Soldi per le periferie

Bordoli ha proposto che gli oneri ceduti dalla proprietà della'rea Trevitex siano destinati alle periferie: "I soldi derivanti da questa operazione Trevitex, se verrà attuata, devono andare in primis al quartiere di Camerlata, dove è situato l'immobile, ma anche a favore di tutte le periferie che sono in uno stato di degrado e di sicurezza del tutto inaccettabili. I cittadini dei quartieri periferici devono avere pari dignità rispetto a quelli che vivono in zone più centrali, devono essere potenziati i servizi, la sicurezza e l'illuminazione, sistemate strade, marciapiedi, giardini per le famiglie e fatte, non solo annunciate, le barriere architettoniche. Abbiamo la possibilità concreta di destinare le risorse a coloro che si sono sentiti troppo a lungo trascurati e classificati di serie B".

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