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Sgrena a Como contestata da Fratelli d'Italia

Fratelli d’Italia di Como contro la giornalista Giuliana Sgrena. Circa 30 persone, tra simpatizzanti e militanti, si sono date appuntamento ieri sera (1 aprile 2014) in piazza Camerlata per partecipare al presidio pro marò e per protestare contro...

Fratelli d’Italia di Como contro la giornalista Giuliana Sgrena. Circa 30 persone, tra simpatizzanti e militanti, si sono date appuntamento ieri sera (1 aprile 2014) in piazza Camerlata per partecipare al presidio pro marò e per protestare contro le dichiarazioni della giornalista, presente alle 21 al cinema Gloria. Secondo i contestatori la Sgrena avrebbe "infamato" le figure dei due militari italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

Queste sarebbero le dichiarazioni attribuite alla giornalista e apparse per la prima volta sul sito Falce e Martello: "È sciocco ma ancor più umiliante che Vladimir Luxuria, nella sua disavventura russa sia stato paragonato al caso dei due marò, cosa che mi lascia totalmente basita e più che altro inorridita dell’accostamento in quanto si tratta di casi totalmente differenti. Aggiungerei inoltre che sono stanca io stessa di venir sempre paragonata al caso dei militari italiani. Sia io che Vladimir infatti non abbiamo nulla da spartire con questi due individui, noi eravamo in missione di pace, Vladimir poi, che conosco bene, è persona di pace e andava semplicemente a far valere dei diritti che in quel paese ancora mancano, i tanto decantati marò invece sono due assassini che devono ancora essere giudicati per un reato grave di cui l’Italia, colpevolmente, non vuole farsi carico. È vergognoso che due virtuali delinquenti ci vengano affiancati in maniera così ossessiva".

Dichiarazioni ritenute attendibili dal movimento Fratelli d’Italia: “Avremmo preferito manifestare davanti al cinema Gloria, dove questa sera è stata invitata la Sgrena, ma non ci è stato concesso di farlo – ha spiegato Marco Butti – Abbiamo deciso di promuovere questo presidio simbolico per riportare l’attenzione sulla vicenda dei due militari italiani anche a Como”.

Giuliana Sgrena si difende: “Queste dichiarazioni riportate e virgolettate sono false. Si tratta di dichiarazioni che io non ho mai fatto e che sono state riprese dal sito internet Falce e Martello”.

La giornalista, invitata al cinema Gloria per presentare il suo ultimo libro “Rivoluzioni violate”, ribadisce con convinzione la propria estraneità in merito alle recenti dichiarazioni che le sarebbero state attribuite sulla vicenda dei due marò. “Non capisco come si possa dare adito a un sito che si chiama Falce e Martello – ha spiegato la Sgrena – Ho già denunciato il sito internet per aver riportato queste false dichiarazioni così come ho denunciato tutti i media che stanno continuando a riportarle”. “Non ho mai pensato che i marò fossero assassini e delinquenti – ha concluso la giornalista de Il Manifesto – Basarsi su dichiarazioni false per fare una manifestazione contro di me mi pare una cosa indegna”. Si tratterebbe quindi, secondo la giornalista, di menzogne per screditare la sua persona e per utilizzare a fini politici queste presunte dichiarazioni su una vicenda delicata come quella che vede protagonisti i due marò. Una situazione che appare sempre più delicata anche alla luce della recente decisione del tribunale speciale indiano (che dovrà giudicare i due marò italiani) di rinviare la prossima udienza al 31 luglio. Al di là delle polemiche e della bagarre sulla loro vicenda, il destino di Latorre e Girone, accusati di aver ucciso due pescatori indiani, è ancora incerto.
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