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Sfiducia all'assessore leghista Peverelli stasera in diretta

"Se passa la sfiducia rimetterò le mie deleghe nelle mani del sindaco già dal giorno dopo e sarà lui a decidere". L'assessore all'Ambiente del Comune di Como, Diego Peverelli, si prepara questa sera ad affrontare la mozione di sfiducia presentata...

"Se passa la sfiducia rimetterò le mie deleghe nelle mani del sindaco già dal giorno dopo e sarà lui a decidere". L'assessore all'Ambiente del Comune di Como, Diego Peverelli, si prepara questa sera ad affrontare la mozione di sfiducia presentata da Donato Supino (Prc) e firmata anche da Vittorio Mottola (PD) e Vincenzo Sapere (Gruppo misto). L'assessore si è detto pronto a rimettere le deleghe al sindaco Stefano Bruni, al quale poi spetterà il compito di revocare Peverelli o meno. Prima della mozione di sfiducia il consiglio comunale dovrà affrontare due documenti che non dovrebbero richiedere troppo tempo per la discussione e la votazione. Il primo, presentato dall'opposizione e lasciato in sospeso alcuni mesi fa, è una mozione che chiede al sindaco e all'assessore alla Viabilità Stefano Molinari di sospendere i provvedimenti presi per la nuova regolamentazione delle tariffe dei parcheggi. Il secondo documento è una mozione presentata da Dario Valli (Area 2010) che chiede al sindaco di attivarsi per la riapertura del lungolago e di relazionare al consiglio sui tempi per il termine dei lavori delle paratie. Visto il progetto presentato da Zambrotta la mozione di Valli risulta superata dagli eventi, resta quindi da vedere se valli la ritirerà o se la emenderà per renderla attuale e portarla, così, al voto.

Veniamo alla mozione di sfiducia e ai suoi contenuti. La mozione chiede al sindaco di revocare Peverelli per il mancato affidamento dell'appalto di gestione e smaltimento rifiuti, del valore di 82 milioni di euro e una durata di 7 anni. "L'assessore all'Ambiente non può sempre lavarsi le mani dalle responsabilità assumendo un comportamento da scaricabarile, deve trarre quindi delle considerazioni, ammettendo che la responsabilità è soprattutto politica, cioè sua, se ancora non si realizzano gli indirizzi dettati dal consiglio comunale". Supino prende le mosse dal mancato esito positivo delle gare di appalto che hanno avuto come conseguenza ripetute proroghe alla ditta Econord che aveva e attualmente ha in affidamento il servizio. Secondo Supino e gli altri firmatari della sfiducia i clamorosi ritardi nell'aggiudicazione del nuovo appalto sono traducibili nel mancato rispetto degli indirizzi dati dal consiglio. Infatti, il nuovo appalto è stato costruito proprio sulla base di una delibera di indirizzo approvata dal consiglio comunale 3 anni fa.

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