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Scontro nella maggioranza a Como, Letta: "Da Salvini solo slogan semplici, la Lega va stanata"

Botta e risposta tra Cernobbio e Porta Torre tra i due leader del governo Draghi

Giovani, agorà democratiche, green pass, spinte migratorie verso l’Europa: sono alcuni dei principali argomenti toccati dal Segretario Nazionale del Partito Democratico, Enrico Letta, in visita a Cernobbio ieri, sabato 4 settembre. Il leader Dem non ha perso l'occasione per attaccare il colega di maggioranza Matteo Salvini, giunto ieri al gazebo della Lega a Porta Torre. 

“Il nostro partito vuole approfittare i problemi nella loro complessità senza slogan semplici - ha detto Letta  - Oggi a Porta torre, di slogan facili ne troverete. Oggi il confronto con Salvini e la Lega non è più perdente - ha aggiunto il segretario provinciale del Partito Democratico di Como, Federico Broggi - il punto evidente è la sua assenza di contenuti. Sul green pass il governo deve avere una posizione univoca. Non è accettabile essere prima pro e poi contro. La Lega deve essere stanata e messa davanti alle proprie posizioni contraddittorie. È Inaccettabile andare dietro i no vax”.

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“Siamo l'architrave di responsabilità di questo governo. Semplicemente non è possibile essere pro e contro il green pass - ha detto letta, commentando il recente dibattito parlamentare sulla certificazione verde, misura sulla quale il segretario si è espresso dichiarando - La nostra linea sul green pass e le vaccinazioni non può essere puramente coercitiva. Il paese deve maturare la convinzione che se siamo tutti vaccinati tutto può continuare a funzionare. Abbiamo bisogno di convincere le persone anche perché dobbiamo garantire ai nostri ragazzi di poter tornare a scuola in presenza. Se potessi esprimere un desiderio, ecco, sarebbe un anno di scuola in presenza senza interruzioni”.

Sulle agorà democratiche, un modello di confronto democratico diretto distintivo della segreteria Letta,  ha dichiarato: “Abbiamo scelto le agorà per invertire la piramide e ripartire dalle persone. Molti altri partiti in Italia sono il loro capo. Noi no: noi abbiamo deciso di aprirci. È un tentativo di democrazia diretta mai fatto in Italia. Come Pd possiamo renderlo vincente. La politica è stare sul territorio, con le persone, e portare avanti le idee”.  

Letta si è espresso anche sulla crisi Afghana: “È una situazione difficilissima, specie ora che il Paese si è richiuso. Chiediamo i corridoi umanitari per permettere a chi vuole lasciare l’Afghanistan di poterlo fare ma serve l’intervento dell’Europa. Un ringraziamento va alle forze armate italiane che con l’operazione “Aquila omnia” sono riuscite ad evacuare 4900 persone”. Sul tema migratorio, il segretario ha poi detto: “Dobbiamo chiedere una vera e propria politica migratoria a livello europeo in grado di tenere i rapporti con i paesi terzi, superando il trattato di Dublino. Per arrivare a questo obiettivo abbiamo bisogno di fare un passo in avanti, serve un voto all'unanimità, il voto di maggioranza non è sufficiente.
 

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