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Scene di ordinario disordine in consiglio comunale

La seconda seduta sul bilancio (ne sono previste almeno altre tre) ha riservato momenti di tensione scaturiti da accese discussioni che hanno visto protagonista soprattutto il consigliere di opposizione Alessandro Rapinese. Il bilancio, però, non...

La seconda seduta sul bilancio (ne sono previste almeno altre tre) ha riservato momenti di tensione scaturiti da accese discussioni che hanno visto protagonista soprattutto il consigliere di opposizione Alessandro Rapinese. Il bilancio, però, non c'entrava nulla con i litigi. Vediamo cosa è successo.

Mario Molteni (Lista per Como) vedendo che i consiglieri di maggioranza non erano seduti ai loro posti ha chiesto la verifica del numero legale. Risultato: 20 consiglieri di maggioranza presenti, più uno di minoranza (cioè lo stesso Molteni che, avendo chiesto il numero legale, era obbligato a restare in aula, mentre i colleghi di opposizione sono usciti). Il numero legale per consentire lo svolgimento della seduta è 21. Dunque maggioranza salvata dalla presenza di Molteni. Ma dopo il conteggio del numero legale il capogruppo del Pdl, Claudio Corengia, ha preso la parola e ha dichiarato: "La maggioranza ha dimostrato buon senso, cosa che non ha fatto la minoranza chiedendo il numero legale per andare a casa prima". Rapinese ha replicato che il numero legale era stato assicurato dalla presenza di Molteni. Poi il presidente del consiglio comunale ha invitato Rapinese a rimanere sul tema del bilancio. Qui è scoppiato il parapiglia. Rapinese ha accusato Pastore di usare due pesi e due misure e ha ricordato che a norma dell'articolo 51 del regolamento del consiglio comunale i consiglieri dovrebbero restare al loro posto. Ha così additato Corengia e lo stesso sindaco Bruni. Per 20 minuti la seduta è stata un batti eribatti di accuse e repliche sul comportamento da tenere in aula. C'è voluto Mario Lucini (Pd) per riportare un po' di senno: "Rapinese sbaglia nei modi, ma ciò non vuol dire che la maggioranza abbia ragione. Da quando è iniziata la seduta si fa fatica ad ascoltare gli interventi perché c'è gente che parla, si alza e crea disturbo".

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