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Sul nuovo assessore a Cantù Lapetina la Lega Nord si spacca

Cantù. Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, le giornate dell’assessore Salvatore Lapetina non sembrano volgere al meglio. La sua nomina ad assessore da parte del sindaco Tiziana Sala, ha suscitato un vespaio di polemiche da cui sembra...

Cantù. Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, le giornate dell’assessore Salvatore Lapetina non sembrano volgere al meglio. La sua nomina ad assessore da parte del sindaco Tiziana Sala, ha suscitato un vespaio di polemiche da cui sembra non si riesca ad uscire. Salvatore Lapetina, già nel consiglio di amministrazione della Canturina Servizi Territoriali S.p.a., è stato nominato a sorpresa venerdì scorso assessore della giunta Sala con deleghe alle partecipate, risorse idriche, viabilità, mobilità, patrimonio storico mobile e immobile del Comune di Cantù, prendendo di fatto il posto dell’ex assessore Simone Molteni, silurato qualche mese fa dall’amministrazione Sala. Deleghe che fino a questo momento aveva tenuto il primo cittadino. Il neo assessore, leghista dell’ultima ora, ha dato le dimissioni dalla Canturina Servizi (atto dovuto), per abbracciare la causa dell’assessorato vacante. Una nomina in extremis, considerando il fatto che mancano appena tre mesi alle prossime amministrative. Le opposizioni, sin dal primo momento, hanno tacciato questa scelta come inopportuna e “scandalosa”.

La Lega contro il sindaco - Il candidato sindaco del Pd, Antonio Pagani, chiese all’amministrazione di presentare il Bilancio in consiglio comunale per l’approvazione, piuttosto che nominare un nuovo assessore, il quale non avrà neanche il tempo di insediarsi. C’era da aspettarselo, dunque. La cosa che però non ci si aspettava era la presa di posizione da parte della Lega Nord, il partito di riferimento sia del sindaco Sala che del neo-assessore. L’onorevole Nicola Molteni, raggiunto telefonicamente “a caldo” subito dopo la nomina dell’assessore Lapetina, aveva dichiarato che il movimento non c’entrava nulla con questa nomina. La decisione era stata autonomamente presa dal sindaco Sala. Appena pochi giorni dopo, infatti, il partito del Carroccio, per mezzo del responsabile degli Enti Locali della Lega, Angelo Sala, faceva sapere che la nomina di Lapetina, è avvenuta solo per volontà del sindaco, mentre i vertici della Lega ne erano all'oscuro. Ciò, avrebbe potuto provocare anche l’espulsione del sindaco dal movimento. A questo punto, però, il bersaglio delle opposizioni non è più né il sindaco Sala, né il neo-assessore Lapetina, bensì tutto il movimento della Lega Nord.

Lotte interne al Carroccio - Il Partito Democratico, non crede che questa nomina possa essere avvenuta senza che i vertici della Lega non sapessero: “Vogliono farci credere che la diabolica signora Sala abbia architettato tutto quanto da sola, senza rendere conto a nessuno”, si legge in un comunicato stampa. Dalla critica per la nomina di Lapetina, si è passato dunque all’intero movimento , visto che uno degli elementi cardine sul quale la Lega si è sempre retta, è stata proprio l’unanimità di pensiero (almeno apparentemente), fra tutti i suoi componenti. Ma oggi, a rincarare la dose, ci pensa anche Lavori in Corso, la lista civica di Claudio Bizzozero. In un comunicato stampa di fuoco, infatti, viene criticato fortemente l’atteggiamento di Angelo Sala, di Nicola Molteni e della Lega in generale: “La strategia di Nicola Molteni è chiarissima: trasformare Tiziana Sala nell’unico responsabile dei disastri della Lega e così facendo tentare di ridare un minimo di credibilità elettorale al partito”.

Molteni contro la Sala? - Ma Lavori in Corso insinua anche un altro dubbio: la nomina dell’assessore Lapetina sarebbe stata soltanto una pedina nella scacchiera di Nicola Molteni. In pratica, Bizzozero sostiene che Angelo Sala avrebbe interesse a proporre l’ipotesi del golf a Santa Naga, mentre Tiziana Sala è da sempre stata per il Parco delle Cascine. Tra poco tempo, infatti, scadranno i termini per presentare le osservazioni al Pgt e queste due proposte (rispettivamente quella del sindaco Sala e quella di Angelo Sala) sono in antitesi. Insomma, per Lavori in Corso, Nicola Molteni avrebbe attuato un piano machiavellico per far cadere in una trappola il sindaco con la nomina del nuovo assessore, ritirandosi poi all’ultimo momento e facendo in modo da espellerla dal partito per avere un concorrente in meno per le elezioni nazionali (e relativo posto in Parlamento). Ammesso che il ragionamento di Lavori in Corso fosse corretto, ci si dimentica di una cosa fondamentale: nonostante le presunte eliminazioni a tavolino dei possibili rivali, le elezioni vanno anche vinte e il verdetto finale spetta alle urne. In tutto ciò, l’unico a rimanerne fuori, paradossalmente, è proprio Lapetina, mai come oggi “casus belli” di un polveriera che da troppo tempo minacciava di esplodere.

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