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"Rompiamo il patto di stabilità, così Como potrà usare 9,7 milioni di euro"

Sarebbero 9,7 milioni di euro le risorse che il Comune ha ma che non può utilizzare a causa del patto di stabilità. Di questi numeri e delle difficoltà causate dal “patto” alle amministrazioni locali se n'è parlato ieri sera, nella sede della...

Sarebbero 9,7 milioni di euro le risorse che il Comune ha ma che non può utilizzare a causa del patto di stabilità. Di questi numeri e delle difficoltà causate dal “patto” alle amministrazioni locali se n'è parlato ieri sera, nella sede della Circoscrizione 3 in via Varesina 1, durante “l'assemblea cittadina d'emergenza” convocata dai promotori dell'associazione “Rompiamo il patto” di stabilità. L'associazione è nata su iniziativa di alcuni sindaci che hanno deciso di unire le forze per chiedere a Roma la cancellazione definitiva del “Patto di Stabilità”. I sindaci promotori dell'iniziativa sono Attilio Fontana, sindaco di Varese e presidente di Anci Lombardia, il sindaco di Chiuduno, Stefano Locatelli, il sindaco di Merate, Andrea Robbiani e il sindaco di Misano Gera d'Addda, Daisy Pirovano. L'iniziativa è nata per lamentare il fatto che molti Comuni, considerati virtuosi, dispongano di risorse considerevoli che non possono essere utilizzate proprio a causa del patto di stabilità. Soldi che potrebbero essere spesi dai singoli Comuni per opere di pubblica utilità. L'iniziativa consiste nel convocare un'assemblea nei singoli Comuni per spiegare ai cittadini cos'è il patto di stabilità e per illustrare le realtà dei singoli Comuni.

Il passo successivo sarà quello di siglare un documento condiviso per chiedere a Roma di eliminare per sempre il patto di stabilità, consentendo così a ogni Comune di utilizzare i soldi accantonati a vantaggio dei propri cittadini. Per quanto riguarda la città di Como i sostenitori dell'iniziativa lamentano il fatto che nelle casse del Comune ci sarebbero 9,7 milioni di euro che non si possono spendere.“In un Comune come Como 9,7 milioni possono servire per fare un'infinità di cose – ha dichiarato Giampiero Ajani, segretario cittadino Lega Nord – Per colpa di un patto scellerato questi soldi non possono essere utilizzati”.

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