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Rapinese resta in consiglio: bocciata l'incompatibilità

Alessandro Rapinese resta in consiglio. L'aula di Palazzo Cernezzi ha approvato la delibera che salva il consigliere comunale di Adesso Como dalla decadenza. Il parere del segretario generale del Comune, infatti, è servito a convincere la...

Alessandro Rapinese resta in consiglio. L'aula di Palazzo Cernezzi ha approvato la delibera che salva il consigliere comunale di Adesso Como dalla decadenza. Il parere del segretario generale del Comune, infatti, è servito a convincere la maggioranza che non esiste incompatibilità tra Rapinese e il ruolo di consigliere. La causa di incompatibilità era stata sollevata poiché il consigliere di Adesso Como ha partecipato al ricorso presentato al Tar insieme ad alcuni commercianti del centro storico contro la nuova Ztl e il nuovo piano parcheggi approvati dalla giunta del sindaco Mario Lucini. Rapinese ha dimostrato di non avere interessi privati, per questo il segretario generale Antonella Petrocelli ha fornito un parere che attestava l'assenza di tale interesse privato. Insomma, Rapinese starebbe portando avanti la causa al Tar convinto di stare facendo gli interessi della collettività. La delibera è stata approvata con i voti favorevoli di tutti i consiglieri presenti tranne i voti di astensione di Luca Ceruti (M5S) e del sindaco Lucini (PD).

Il capogruppo del PD, Stefano Legnani, è intervenuto commentando: "Si sarebbe potuto evitare questo lungo percorso di due successive delibere con un gesto più elegante, ritirando tutto subito e non per passaggi". Legnani si riferiva al fatto che Rapinese ha presentato le controdeduzioni alla sua incompatibilità scaglionate in due volte.

Rapinese dal canto suo si è detto soddisfatto: "Sapevo che sarebbe finita così. Tanto rumore per nulla. A Legnani che dice che non ho fatto un gesto elegante rispondo che ho fatto valere solo i miei diritti. A Legnani chiedo invece se è elegante avere quattro figli tutti nominati tra gli scrutatori delle europee".

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