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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Rapinese porta avanti la causa legale contro la Ztl

Il consigliere comunale di Como, Alessandro Rapinese (Adesso Como) ha deciso di non sfilarsi dal ricorso al Tar contro la nuova Ztl e il nuovo piano parcheggi voluto dalla giunta del sindaco Mario Lucini. Questo significa che il consiglio comunale...

Il consigliere comunale di Como, Alessandro Rapinese (Adesso Como) ha deciso di non sfilarsi dal ricorso al Tar contro la nuova Ztl e il nuovo piano parcheggi voluto dalla giunta del sindaco Mario Lucini. Questo significa che il consiglio comunale dovrà decidere se esistono motivi di incompatibilità tali da fare decadere Rapinese dalla carica di consigliere.

Una settimana fa il consiglio ha votato l'avvio della procedura politico-amministrativa per la verifica e la decisione sull'incompatibilità di Rapinese e sulla sua decadenza. Da allora il consigliere di Adesso Como, che ha guidato la protesta dei commercianti contro la Ztl, aveva dieci giorni per decidere se sfilarsi dal ricorso al Tar e far decadere automaticamente eventuali motivi di incompatibilità, oppure portare avanti la causa legale insieme agli altri commercianti ma presentare le sue osservazioni e controdeduzioni ai motivi di incompatibilità ipotizzati dal segretario comunale. Rapinese ha presentato formalmente entro il termine dei dieci giorni le sue osservazioni affermando, in sintesi, che non esiste un suo interesse privato nel ricorso al Tar poiché ha rinunciato a ogni eventuale risarcimento danni. Il consigliere è convinto che, anche a termini di legge (Testo unico degli Enti locali) il ricorso al Tar rientri nel diritto di esercitare il suo mandato per il bene della collettività.

Martedì 28 aprile 2014 è atteso il pronunciamento del Tar che dovrà esprimersi sulla richiesta di sospensione della Ztl e delle nuove tariffe parcheggi. Il ricorso presentato al Tar da Rapinese e da altri cittadini (tra i quali ci sono soprattutto commercianti del centro storico di Como) chiedeva, infatti, di sospendere i provvedimenti viabilistici della giunta Lucini in attesa della sentenza del tribunale amministrativo che dovrà dire se tali provvedimenti sono legittimi oppure no.

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