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Il futuro delle Province, il sindaco Lucini auspica unione con Varese e Lecco

Il sindaco Mario Lucini è intervenuto sul tema della riorganizzazione delle province e ha espresso il timore che il territorio lariano, compreso il Lecchese, possa essere accorpato a quello milanese. Lucini, infatti, ha chiarito la sua posizione...

Il sindaco Mario Lucini è intervenuto sul tema della riorganizzazione delle province e ha espresso il timore che il territorio lariano, compreso il Lecchese, possa essere accorpato a quello milanese. Lucini, infatti, ha chiarito la sua posizione auspicando un'intesa con Lecco e Varese al fine di portare avanti la proposta di un accorpamento tra questi tre territori. Accorpmanento giustificato dall'omegeneità territoriale che li accomuna. insomma, la proposta di Lucini è di mantenere coesione per così dire amministrativa in tutto il territorio della fascia pedemontana e prealpina che ha caratteristiche omogenee. Il ruolo di capoluogo resterebbe, così, a Como in quantotra i tre è quello con il maggiore numero di abitanti. “La riorganizzazione delle province è un provvedimento che ha molti aspetti preoccupanti - ha commentato Lucini - sotto l’aspetto dei contenuti e quello della tempistica. Con i parametri attuali, fissati dal Governo, si salvaguardano solo le province con un’estensione di 2500 Km quadrati e 350mila abitanti. I tempi, inoltre, sono ristrettissimi; entro il 3 ottobre dovranno essere presentate le proposte e quindi entro il 24 ottobre le Regioni dovranno presentare i risultati al Governo. Non ci sono però tavoli di confronto sul tema e ancora non c’è alcuna definizione rispetto alle funzioni e alle relative risorse che saranno delegate, con un rischio di corto circuito per i Comuni altissimo. Penso che sia impossibile pensare di non salvaguardare una minima omogeneità territoriale e storica della fascia pedemontana-prealpina e quindi mi auguro che si arrivi ad un accorpamento verso Lecco e Varese e non ad un accorpamento verso Milano. Su questa posizione sembra esserci convergenza e il prossimo 10 settembre anche il tavolo per la competitivtà della Camera di Commercio affronterà l’argomento”.

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