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Protesta Ztl, in duecento in consiglio comunale

Circa duecento persone, per la precisione 208, tra commercianti e residenti hanno affollato l’aula del consiglio comunale di Como per protestare contro l’allargamento della Ztl e contro il nuovo piano parcheggi che ha praticamente azzerato i posti...

Circa duecento persone, per la precisione 208, tra commercianti e residenti hanno affollato l’aula del consiglio comunale di Como per protestare contro l’allargamento della Ztl e contro il nuovo piano parcheggi che ha praticamente azzerato i posti gratuiti in centro città e sostituito molti posti a pagamento con posteggi per residenti.

I commercianti del centro storico, coordinati dal consigliere comunale di opposizione, Alessandro Rapinese, sono arrivati a Palazzo Cernezzi con un foglio bianco in mano. “Il foglio bianco significa che non abbiamo più nulla da dire al sindaco Lucini e alla sua giunta – ha dichiarato Rapinese – Si tratta di una protesta silenziosa e pacifica”. Una protesta silenziosa contro le decisione prese dal sindaco Mario Lucini e dall’assessore Daniela Gerosa. Dopo aver fatto irruzione in modo pacifico in consiglio comunale i commercianti si sono diretti in piazza Roma guidati dal consigliere di minoranza Alessandro Rapinese.

La protesta silenziosa dei commercianti è partita questa sera con la decisione di spegnere le vetrine dei negozi. Nella giornata di domani la protesta vedrà invece la serrata dei negozianti del centro: moltissimi esercizi del centro storico non apriranno.

Sono circa una settantina gli esercizi che hanno deciso di rimanere chiusi nella giornata di martedì 18 febbraio aderendo alla manifestazione “Chiusi per non chiudere”. Una serrata in piena regola che verrà appoggiata anche dall’associazione Confcommercio che chiuderà gli uffici della sede di via Ballarini per manifestare la propria vicinanza ai commercianti.

Con l’entrata in vigore della nuova Ztl non è più possibile accedere a piazza Roma e transitare lungo i Portici Plinio, né tanto meno parcheggiare in piazza Grimoldi o in via Pretorio (a fianco al Duomo). “Una scellerata decisione viabilistica che merita la mobilitazione di tutti – ha commentato Rapinese – Bisogna convincere Lucini a fare marcia indietro e annullare i provvedimenti sui posteggi e la Ztl”. Una visione, quella di Rapinese, condivisa dai consiglieri di minoranza che hanno espresso la loro contrarietà in merito alla nuova Ztl durante le preliminari. “Questa città sta diventando una città per soli ricchi – ha commentato Laura Bordoli (Gruppo Misto) – Di una giunta di sinistra è rimasto ben poco”.

Dello stesso avviso anche Sergio Gaddi (Forza Italia): “Piazza Roma è un necessario punto di arrivo al centro storico. La vera follia sono i posti gialli riservati esclusivamente ai residenti perché sarebbe molto meglio permettere ai residenti il posto blu senza garanzia ma a qualunque altro cittadino è doveroso dare lapossibilità di posteggiare con il tagliando in un posto blu”.

“Voglio ringraziare i cittadini e i commercianti che hanno aderito a questa protesta – ha dichiarato Rapinese – Sono stati messi a pagamento 500 posti che prima erano gratuiti e ora si paga 2 euro l’ora per venire in comune a rifarsi la carta d’identità. Questa è una protesta che merita la mobilitazione di tutti”. I commercianti continueranno la protesta spegnendo tutte le sere le luci delle vetrine per cercare di convincere il sindaco Lucini a fare marcia indietro e annullare i provvedimenti su posteggi e la Ztl.

Il sindaco Mario Lucini non è sembrato essere molto preoccupato dalla protesta: " è stata una manifestazione civile e partecipata, è un fatto noto che ci siano diverse persone che non sono d'accordo con quello che stiamo attuando. Confermo che non tornerò indietro e che non c'è più nulla da discutere".

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