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Primarie 2011 del centrosinistra a Como, ecco le regole

Le regole per le primarie del centrosinistra a Como, che si svolgeranno domenica 27 novembre dalle 8 alle 20, sono state decise e comunicate ufficialmente. Nella Sala Stemmi del Comune di Como il comitato promotore per le primarie 2011, ha...

Le regole per le primarie del centrosinistra a Como, che si svolgeranno domenica 27 novembre dalle 8 alle 20, sono state decise e comunicate ufficialmente. Nella Sala Stemmi del Comune di Como il comitato promotore per le primarie 2011, ha chiarito tutti i dettagli, tranne ovviamente i nomi dei candidati (l'unico ufficiale è Mario Lucini, capogruppo del Pd in consiglio comunale, ma lo stesso consigliere Marcello Iantorno ha lanciato informalmente la propria candidatura).

A illustrare il meccanismo delle primarie, il segretario cittadino del PD Stefano Legnani, Vittorio Bernasconi di SEL, Paolo Grassi del PSI, il portavoce di PACO Ermanno Pizzotti, e Danilo Lilia di Primarie vere per Como. Possono partecipare alle primarie 2011, in qualità di candidati, tutti i cittadini residenti, previa una sottoscrizione di non meno di 250 firme. Una volta raccolte le firme, l’eventuale candidato dovrà sottoscrivere la “carta dei valori”. In pratica si tratta di un codice di autoregolamentazione per le primarie, a cui tutti i partecipanti si dovranno sottomettere.

Come sottolineato da Ermanno Pizzotti di PACO (progetto per amministrare Como), sottoscrivere questo documento, significa dotarsi di un codice all’insegna della trasparenza e della correttezza, sia nei confronti dei candidati che parteciperanno alle primarie, sia nei confronti di colui che sarà il vincitore, e quindi il futuro candidato sindaco. Le forze politiche che hanno già sottoscritto il regolamento (PD, SEL, PSI, PACO e primarie vere per Como), si impegnano formalmente a sostenere il vincitore delle primarie, a prescindere dalla forza politica a cui apparteneva originariamente.

E in tempi di austerity non poteva certo mancare un richiamo alla sobrietà: i candidati, infatti, si impegnano a finanziare la propria campagna elettorale evitando inutili sprechi di risorse; per questo motivo si è deciso di fissare un tetto massimo di spesa che non dovrà superare il limite di 5 mila euro. Certo, non mancano ovviamente i grandi assenti: IDV e rifondazione comunista, per il momento non hanno aderito al comitato promotore. Nulla, però, vieta loro di farne parte in un secondo momento. La coalizione è aperta, perciò chiunque voglia entrare ai tempi supplementari sarà libero di farlo, naturalmente dopo aver firmato la carta dei valori e il codice di autoregolamentazione.

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