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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Polemiche sulla tassa rifiuti: l'ex assessore Peverelli replica all'assessore Magatti

Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell'attuale consigliere comunale della Lega Nord, Diego Peverelli (nella foto), che nella precedente amministrazione ricopriva l'incarico di assessore all'Ambiente, poi affidato all'attuale assessore Bruno...

Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell'attuale consigliere comunale della Lega Nord, Diego Peverelli (nella foto), che nella precedente amministrazione ricopriva l'incarico di assessore all'Ambiente, poi affidato all'attuale assessore Bruno Magatti di Paco-Sel. Con questa lettera Peverelli desidera fare alcune precisazioni in merito a un precedente intervento di Magatti sulle pagine di Quicomo. Al centro del confronto tra assessore ed ex assessore c'è la polemica sorta per l'imminente aumento del 5% della tassa rifiuti (Tari).

Egregio Direttore del giornale web Qui Como,

ho letto con molto interesse la lettera che l’Assessore Prof. Magatti ha inviato alla Sua redazione in data 12 maggio in risposta alle innumerevoli proteste espresse dai lettori del Suo giornale in merito all’aumento del 5% annunciato dall’Amministrazione comunale sulla Tari. Non ho difficoltà ad ammettere che condivido gran parte del contenuto dello scritto, in quanto ritengo che il nuovo servizio di “Raccolta differenziata dei Rifiuti” ed il nuovo “Regime di Spazzamento delle strade”, aldilà delle opinioni personali, sia un male indispensabile per una città che ama considerarsi TURISTICA. Buona parte delle lamentele infatti si possono attribuire, oggettivamente, a situazioni di fatto imputabili a regolamenti urbanistici, oltre che di edilizia privata e pubblica (edificazioni e ristrutturazioni che non contemplavano e ancora non contemplano la necessità di prevedere spazi di stoccaggio temporaneo dei rifiuti in forma differenziata). Fatta chiarezza sulla mia posizione in merito ai nuovi servizi attivati dall’Amministrazione cittadina, ritengo però che ci siano alcune precisazioni da fare su qualche affermazione fatta dall’Assessore Prof. Magatti, sia in questa lettera che in occasione di alcune conferenze stampa o incontri pubblici passati e recenti, con riferimento alla Gara d’Appalto del servizio di Nettezza Urbana del Comune di Como. Come potrà verificare, in questi ultimi anni mi sono mai voluto esprimere personalmente in merito alle forme applicate o alla qualità del servizio di “Raccolta Differenziata dei Rifiuti” o di “Spazzamento delle Strade”, nonostante le svariate polemiche attorno al servizio stesso. Questa scelta è riconducibile a ragioni di discrezione, avendo io stesso collaborato a suo tempo, in qualità di Assessore all’ Ambiente della precedente Amministrazione, alla stesura del Documento ufficiale della Gara d’Appalto. Ritengo però che sia poco obiettiva la visione dell’Assessore, che non esita ad attribuirsi tutti i meriti (cos’è, una sindrome di renzismo?), salvo poi “girare” la responsabilità all’Amministrazione precedente in caso di critiche (vedi: “ non ho il potere di riscrivere ciò che discende da un bando che in alcune parti avrei formulato con criteri diversi, devo solo applicarlo al meglio ottimizzando ciò che si può ottimizzare.”). E’ quindi giunto il momento di ripercorrere i fatti.

Nel Marzo 2012, la precedente Amministrazione bandiva la nuova Gara d’Appalto dei “Servizi di Nettezza Urbana” del Comune di Como. In più occasioni, l’Assessore Magatti trascura di dire che lo sviluppo dei capitolati contenuti in questo documento di proposta d’Appalto recepiva interamente una Delibera d’indirizzo proposta nel 2008 dal suo gruppo consigliare (P.a.co.) e da lui fortemente sostenuta. Tale delibera fu approvata integralmente in seguito dal Consiglio Comunale all’unanimità, con l’aggiunta di innumerevoli emendamenti proposti dal Consiglio.

Da questo si può dedurre chiaramente che la vecchia Amministrazione, e di conseguenza il Settore Ambiente, a quei tempi da me rappresentato, non poteva che applicare e rispettare, oltre che condividere, il contenuto integrale della Delibera n. 51 del 2008. Se non l’avesse rispettata integralmente avrebbe corso il rischio di commettere una grave irregolarità procedurale con tutte le conseguenze del caso. Per cui quando l’Assessore afferma “di non poter riscrivere ciò che discende …” probabilmente elude che qualche leggerezza nella stesura della Delibera d’Indirizzo n. 51 fu commessa.

Ma aldilà delle polemiche, puramente sterili, ritorniamo sui contenuti reali e pratici delle lamentele dei cittadini. Personalmente ritengo che queste non siano attribuibili ai capitolati contenuti nella Gara d’Appalto, ma siano conseguenza di un pessimo “Regolamento di Gestione dei Rifiuti Urbani e Assimilati” proposto dall’attuale Settore Ambiente e fatto approvare al Consiglio Comunale. Infatti le lamentele , se si vogliono analizzare con obiettività, riguardano per lo più l’inefficienza e i limiti nella gestione del servizio.

Voglio evidenziare fra l’altro che, dopo l’aggiudicazione della gara, il contratto d’appalto con la società vincitrice, del valore di 74.344.160 € (Iva esclusa) e della durata di sette anni, venne firmato in rappresentanza del Comune di Como dal Segretario Generale Dr.ssa Antonelle Petrocelli e dal dott. Luca Baccaro il 17 Luglio 2013. Fra l’altro, questo contratto prevede che con l’1 Gennaio 2013, poi corretto 2014, doveva entrare

a regime il servizio di Pulizia manuale della città nelle zone di Elevata Fruizione Turistica (Città murata, lungo lago Trieste/Trento, Giardini a lago, ecc…) comprensivo di 10 unità di operatori ecologici distribuiti su due turni giornalieri, uno pomeridiano e uno serale, per sette giorni alla settimana, festività comprese.

Dal secondo anno, Gennaio 2015, il contratto prevedeva un’estensione del servizio di Pulizia Manuale anche nelle periferie per sei giorni alla settimana, con l’ampliamento di ulteriori undici unità operative per raggiungere l’ottimale previsto, con una postilla (NB: dal II anno, il numero totale minimo di addetti per la pulizia manuale ammonterà a un totale minimo di 47 unità - Pag. 42 - 5.b Pulizia strade manuale).

Allo stato attuale, sebbene il cittadino comasco non abbia ancora potuto beneficiare di tale servizio, probabilmente già abbondantemente pagato, viene chiesto un aumento sul canone Tari del 5% con la promessa (anche questa in forma renziana) di un aumento dei servizi. Ma che ci diano quelli previsti nella tanto deprecata Gara d’appalto e nel contratto controfirmato con la società vincitrice della suddetta gara.

Visto il punto in cui siamo, possiamo anche evidenziare quanti cestini ai bordi stradali siano scomparsi con questo nuova gestione: è sufficiente che sia segnalata qualche anomalia nel conferimento dei rifiuti (es. deposito di rifiuti domestici) perché il cestino venga rimosso (a questo proposito posso testimoniale casi successi in alcune vie o parcheggi). Caro assessore, non venga a prometterci nuovi servizi, a noi basterebbero quelli previsti dalla

Gara d’Appalto e controfirmati dal contratto in data 17 luglio 2013.

Egregio Direttore, un grazie anticipato per lo spazio che mi vorrà riservare,

Diego Peverelli

ex assessore all’Ambiente

del comune di Como

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