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Divieto di pesca nel primo bacino del Lario: polemica sul nuovo regolamento. Il Comune di Como chiarisce

Il Regolamento, le richieste dei pescatori e le modifiche

Pesca sì o pesca no? Nel primo bacino del Lario è polemica per il nuovo Regolamento di Polizia urbana del Comune di Como che vieta la pesca sui marciapiedi e sui viali fiancheggianti il lago, sulla diga foranea e lungo il molo di Sant’Agostino.
Il Regolamento, approvato dal consiglio comunale lo scorso luglio e in vigore a partire dal prossimo 4 novembre, permetterebbe inoltre l'attività di pesca soltanto in orario notturno, dalle ore 21 alle ore 8 nel periodo in cui vige l’ora solare (mesi invernali) e dalle ore 23 alle ore 7 nel periodo in cui vige l’ora legale (mesi estivi).

FERMI SI APPELLA ALLA STORICITA' DI UNA TRADIZIONE
A pochi giorni dall'entrata in vigore della nuova norma è il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi a riaprire la questione, esprimendo la propria contrarietà in merito alla scelta presa dall'amministrazione comunale ed appellandosi ad una tradizione storica che farebbe parte integrante anche dell'immaginario e del richiamo turistico legato al Lario.

GUARISCO: "PESCA DILETTANTISTICA VISTA COME UN DISTURBO"
Sulla questione è intervenuto oggi - giovedì 24 ottobre 2019 - anche il consigliere comunale del Pd Gabriele Guarisco: “Questo regolamento vede la pesca dilettantistica e ricreativa come un sorta di disturbo della passeggiata sul lungolago, considerata solo come spazio turistico - afferma il dem -. L’attività della pesca dilettantistica viene così confinata nelle ore notturne, anche in controtendenza con la legge regionale che indica come normale per questa attività ricreativa l’orario diurno e solo come deroga consente in alcune zone, tra cui il nostro lago, anche quella notturna”.
“Durante la discussione del regolamento in consiglio comunale - continua Guarisco - l’assessore Negretti aveva più volte ribadito che la nuova norma era stata concordata con le associazioni dei pescatori. In realtà, vedendo le proteste e i dissensi, forse così concordata non era".

IL CONFRONTO CON I PESCATORI
In serata, però, giunge un comunicato dal Comune di Como per chiarire la posizione dell'amministrazione cittadina; comunicato in cui appaiono già in programma alcune modifiche da apportare al Regolamento tanto criticato.
"In sede di discussione del nuovo regolamento di Polizia urbana si è subito intensificato il dialogo tra i pescatori Alpha, che raggruppano la maggior parte dei pescatori dilettanti che usufruiscono della riserva Ceresia, l'assessore Elena Negretti e tutta l'Amministrazione comunale", scrive l'ufficio comunicazioni di Palazzo Cernezzi.

ALCUNE VARIAZIONI
"Anche grazie a questo confronto collaborativo e costruttivo - continua il comunicato -, ringraziando in particolare Claudio Casartelli, William Cavadini e Luca Arcobello in rappresentanza del gruppo, si passerà dal divieto assoluto di pescare, alla possibilità di pescare per circa 8 ore e in più tratti della sponda cittadina. Si precisa in particolare la possibilità di pescare: sulla diga foranea (ad eccezione del tondello con il monumento, dove non si potrà pescare il sabato e la domenica), lungo la passeggiata di Villa Olmo, lungo viale Geno. Del primo bacino resta escluso il tratto che va dalla stazione Como Lago alla passeggiata Zambrotta compresa".
"Da parte mia - commenta l'assessore alla Polizia locale Elena Negretti - tengo a sottolineare il rapporto sereno e collaborativo tra i pescatori dilettanti e l'amministrazione".

LE RICHIESTE DEI PESCATORI
Un "rapporto collaborativo" confermato anche dallo stesso William Cavadini, che precisa: "Il Regolamento approvato, forse fatto un po' troppo velocemente, ha comunque evitato l'applicazione di un parallelo regolamento regionale, ancora più restrittivo, che vieta la pesca in area portuale, come appunto è quella antistante la città di Como. Il Regolamento era stato quindi accettato dal nostro gruppo che si era messo però immediatamente al lavoro per ottenere alcune modifiche. Sono stati chiesti, in particolare, orari più consoni a pensionati e bambini, che certo non possono dedicarsi a tale attività in piena notte, e aree di pesca più ampie".
Stando alle ultime dichiarazioni di Palazzo Cernezzi, dunque, le richieste sarebbero state accolte.

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