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Ragazzo annegato a Como, dopo la tragedia campagna nelle scuole e opuscoli sui pericoli del lago

Il vertice in Comune: al vaglio anche nuovi cartelli sul lungolago

Riunione in comune a Como dopo la tragedia in viale Geno di venerdì scorso, dove un ragazzo di 15 anni è annegato nel lago. Solo l'ultimo di una serie di tragici episodi avvenuti in quella zona: era già successo nell'agosto 2015, quando aveva perso la vita un 14enne. Poi in agosto 2017, quando la vittima era stato un ventenne. E ancora a giugno 2018, quando era morto un altro 20enne.

Quattro tragedie con protagonisti dei giovanissimi sempre nella stessa zona, in viale Geno, nonostante i cartelli che indicano il divieto di balneazione. Adesso Palazzo Cernezzi vuole trovare altre soluzioni per evitare nuovi drammi.
Lunedì 10 giugno 2019, come annunciato, si è tenuto un vertice in comune a Como tra l'assessore alla sicurezza Elena Negretti, il comandante della polizia locale Donatello Ghezzo e i dirigenti per studiare nuove misure.

"Abbiamo valutato la situazione - ha spiegato l'assessore Negretti- non credo che mettere cento cartelli serva, ma stiamo valutando se metterne altri e dove posizionarli. Sicuramente quello che serve è più informazione tra i giovani, visto che sono quasi sempre loro le vittime: da settembre - annuncia- partiremo a tappeto con una campagna informativa denominata "Lago sicuro", così come già facciamo con quelle di sicurezza stradale".

Giovani sì, ma anche più informazione per i turisti.

"Già da questi mesi estivi - spiega Negretti - stiamo valutando la realizzazione di un opuscolo informativo sui pericoli del lago da dare a tutti, italiani e turisti stranieri. Chiederemo la collaborazione degli assessori Gentilini e Butti e vorremmo diffonderlo tramite l'infopoint e i negozi".

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