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Passo storico per l’area Ticosa: il consiglio approva il Pii

Con 22 voti a favore, 10 contrari e nessuno astenuto è stato approvato finalmente il Piano integrato d'intervento dell'area ex Ticosa. Si tratta in realtà di quella che viene definita in gergo tecnico “adozione”. L'approvazione vera e propria...

Con 22 voti a favore, 10 contrari e nessuno astenuto è stato approvato finalmente il Piano integrato d'intervento dell'area ex Ticosa. Si tratta in realtà di quella che viene definita in gergo tecnico “adozione”. L'approvazione vera e propria avverrà dopo l'estate, ma la votazione di ieri è stata ad ogni modo un passo decisamente importante per il proseguimento dell'iter della riqualificazione dell'area dell'ex tintostamperia.

SEDUTA TRAVAGLIATA - La seduta si è conclusa alle 00.38, con grande soddisfazione del sindaco Stefano Bruni. Ma le tensioni non sono affatto mancate e fino all'ultimo l'esito è stato incerto a causa, soprattutto, di un impasse legato a un ordine del giorno dell'opposizione che poneva seri dubbi (anzi, poneva una questione di illegittimità dal punto di vista legale) sulla questione della fascia di rispetto cimiteriale entro la quale sarà costruito l'autosilo interrato del futuro compendio Ticosa. In molti in maggioranza sono stati tentati dalle argomentazioni dell'opposizione, soprattutto dalla spiegazione del consigliere Mario Lucini (Pd) che ha smontato (ma evidentemente non abbastanza) i pareri legali e tecnici dati dal segretario comunale e dal dirigente all'Urbanistica. La seduta sarebbe dovuta durare relativamente poco, invece è stata necessaria la richiesta di andare ad oltranza (cioè dopo la mezzanotte) avanzata dal capogruppo del Pdl Marco Butti.

I FAVOREVOLI – Ecco chi e come ha votato la delibera del Pii della Ticosa, definita da più parti come “una delibera storica”. I nomi qui elencati serviranno a futura memoria per la cittadinanza che un domani si troverà a ringraziare o a rimproverare questo consiglio comunale.Hanno votato a favore del progetto predisposto dalla ditta Multi (vincitrice della gara per l'acquisizione dell'area) i seguenti consiglieri comunali, tutti di maggioranza. Iniziamo dal Pdl: Veronica Airoldi, Michele Alogna, Pasquale Buono, Marco Butti, Mattia Caprile, Piercarlo Frigerio, Pierangelo Gervasoni, Augusto Giannattasio, Gianluca Lombardi, Mario Pastore, Francesco Pettignano, Gianmaria Quagelli, Stefano Rudilosso, Massimo Serrentino, Federica Simone, Nadia Tettamanti. Della Lega Nord Giampiero Ajani e Guido Martinelli; per Liberi per Como Luigi Bottone ed Emanuele Lionetti; infine Carlo Ghirri (Gruppo misto). Con il sindaco Bruni si arriva a 22 voti favorevoli.

I CONTRARI – Hanno detto no al Pii della Ticosa: Franco Fragolino, Mario Lucini, Luca Gaffuri, Bruno Saladino, Marcello Iantorno e Vittorio Mottola (tutti del PD); Mario Molteni e Roberta Marzorati (Lista per Como); Bruno Magatti (Paco) e Alessandro Rapinese (Area 2010).

GLI ASSENTI – Assenti giustificati erano Silvia Magni (Pd), Donato Supino (Prc), Roberto Tenace (Pdl), Dario Valli (Area 2010), Gianni Imperiali (Pd) e Arturo Arcellaschi (Pdl). Sono usciti dall'aula prima del voto nonostante abbiano partecipato a gran parte della seduta Nicola Belcastro (Pdl), Claudio Corengia (Pdl) e Vincenzo Sapere (Gruppo misto).

GLI ODG BOCCIATI – E' stato bocciato l'ordine del giorno proposto da Lucini per chiedere di realizzare le sagome a grandezza reale dei palazzi che verranno costruiti sull'area ex Ticosa, così da dare l'idea ai comaschi dell'impatto paesaggistico del futuro compendio edilizio. Bocciato anche l'ordine del giorno di Iantorno, odg la cui eventuale approvazione avrebbe pressoché bloccato l'iter del Pii: il documento asseriva che sarebbe stato illegittimo costruire l'autosilo interrato a 25 metri di distanza dal cimitero Maggiore, poiché la fascia di rispetto è inderogabilmente di 50 metri. Su questo odg la maggioranza è apparsa spaccata e Corengia ha voluto garanzie sulla legittimità e chiesto se non fosse obbligatorio il parere dell'Asl: Corengia ha quindi chiesto una sospensione di seduta. Non si sa cosa gli sia stato risposto, fatto sta che Corengia la delibera del Pii Ticosa non l'ha votata.

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