Paratie, i 3 progettisti originari non riconoscono l'opera realizzata
Nel corso del consiglio comunale aperto sul tema paratie di ieri sera è intervenuto, oltre ai dirigenti comunali e della Regione e ai tecnici incaricati da Palazzo Cernezzi (professor Jurina) e dal Pirellone (professor Beretta), anche uno dei tre...
Nel corso del consiglio comunale aperto sul tema paratie di ieri sera è intervenuto, oltre ai dirigenti comunali e della Regione e ai tecnici incaricati da Palazzo Cernezzi (professor Jurina) e dal Pirellone (professor Beretta), anche uno dei tre progettisti originali dell'opera delle paratie: l'archiettetto Renato Conti, che ha parlato a nome anche degli ingegneri Ugo Majone e Carlo Terragni. L'intervento di Conti è stato volto, evidentemente, a esprimere dissenso rispetto a quanto realizzato finora. Conti, infatti, a nome anche dei due colleghi, ha preso le distanze dall'opera costruita spiegando nel dettaglio quanto e come essa sia differente da quanto loro tre avevano progettato. Il suo intervento è avvenuto in presenza dell'ex assessore Fulvio Caradonna (nella foto qui a lato) che era presente in aula tra il pubblico.
E' chiaro che Conti ha voluto anhe togliersi alcuni sassolini dalle scarpe, poiché non ha gradito come l'amministrazione comunale in passato avesse scaricato alcune responsabilità proprio sui tre progettisti iniziali. Conti ha criticato l'opera realizzata anche e soprattutto dal punto di vista estetico, affermando che non è conforme a quanto da lui e da Terragni e Majone era stato ipotizzato. Per esempio, una delle critiche più aspre l'ha riservata alla copertura della parete a lago realizzata con pannelli prefabbricati in finta pietra: "Mentre noi avevamo pensato di riutilizzare la vecchia pietra di Moltrasio con cui era fatto il lungolago".
Conti ha parlato anche di atteggiamento non del tutto legale nei confronti dei tre progettisti che sono stati sollevati dall'incarico.