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Nuovi luoghi di culto, cambiano le regole: telecamere obbligatorie

Regione Lombardia ha approvato le nuove regole per la realizzazione di nuovi luoghi di culto. Con i voti della maggioranza il consiglio regionale ha approvato, quindi, tutta una serie di requisiti che i luoghi religiosi dove si prega dovranno...

Regione Lombardia ha approvato le nuove regole per la realizzazione di nuovi luoghi di culto. Con i voti della maggioranza il consiglio regionale ha approvato, quindi, tutta una serie di requisiti che i luoghi religiosi dove si prega dovranno rispettare. Innanzitutto il via libera alla realizzazione di un luogo di culto (moschea o chiesa) dovrà passare attraverso il parere preventivo e obbligatorio di un'apposita consulta regionale. Altri requisiti: parcheggio di superficie doppia rispetto a quella del pavimento del luogo di culto e installazione di videocamere collegate alla Questura.

Il Sottosegretario all'Attuazione del programma del Pirellone, Alessandro Fermi commenta con soddisfazione l'approvazione della Legge sulla "pianificazione delle attrezzature per servizi religiosi".

"Non viene leso in alcun modo il diritto di professare qualsiasi religione - commenta Fermi - principio tutelato dalla nostra Costituzione. E non si tratta certamente di una battaglia ideologica. Questa Legge ha un unico obiettivo: garantire che anche per i luoghi di culto esistano regole certe, valide per tutti.

Il nuovo testo di legge regionale approvato reintroduce la facoltà per i Comuni di indire referendum nel rispetto delle previsioni statutarie e dell’ordinamento statale. Inoltre prevede che le nuove realizzazioni di culto debbano avere congruità non solo architettonica ma anche dimensionale con le caratteristiche del paesaggio lombardo così come individuate nei Piani Territoriali Regionali.

Infine viene precisato che le nuove disposizioni approvate per la realizzazione di edifici di culto si applicano non solo agli Enti delle altre confessioni religiose che hanno stipulato un’intesa con lo Stato, ma anche a quelle confessioni religiose che abbiano presenza diffusa, organizzata e consistente a livello territoriale e un significativo insediamento nell’ambito del Comune interessato e i cui statuti esprimono chiaramente il carattere religioso delle loro finalità istituzionali nel rispetto dei principi e dei valori della Costituzione.

"Il provvedimento approvato - conclude Fermi - sarà una garanzia per gli stessi osservanti di una determinata fede. Quando esistono regole chiare e vengono bandite le ambiguità, risulta più semplice creare i presupposti per lo sviluppo di relazioni serene con l'ambiente circostante".

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