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Mozione del PD: Como esprima condanna per l'aggressione skinheads

In Regione polemiche per la mancata presa di posizione del Pirellone

Continuano le polemiche a livello politico locale e regionale in seguito all'irruzione skinheads del 28 novembre 2017 all'assemblea di Como senza Frontiere al Chiostrino di Sant'Eufemia. E cresce la tensione in vista della doppia manifestazione di sabato 9 dicembre: alle 11 sul lungolago Mafalda di Savoia è fissato il ritrovo della manifestazione nazionale indetta dal PD "E questo è il fiore contro ogni fascismo e intolleranza", la cui locandina sta circolando in queste ore in un fitto tam tam sui social network. Alle 17.30, invece, ci sarà la contro protesta di Forza Nuova in piazza Vittoria.

La mozione a Palazzo Cernezzi

I consiglieri comunali PD lariani Stefano Fanetti, Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco hanno depositato una mozione per la discussione in aula in cui chiedono che Como esprima condanna per i fatti accaduti.
Questo il contenuto del documento: “Il consiglio comunale di Como esprime la più netta riprovazione e condanna dell’attacco ai principi di solidarietà, non violenza, antirazzismo e antifascismo che l’irruzione del 28 novembre 2017 rappresenta e la ferma solidarietà ai membri della rete Como senza frontiere per l’atto di aggressione subito. Impegna altresì il sindaco a farsi latore della presente mozione presso i responsabili della rete Como senza frontiere".
"L’irruzione è avvenuta a scopo intimidatorio e propagandistico - spiegano i tre consiglieri- alla riunione di un’associazione e dunque non può mai essere considerata una legittima manifestazione di pensiero, ma costituisce unicamente un atto di prevaricazione e violenza. La diffusione di ideologie intolleranti, xenofobe, di stampo neofascista o neonazista contrasta con i principi democratici, di non discriminazione e libera espressione che sono alla base della Costituzione della Repubblica e dev’essere rigettata”.
A maggior ragione, concludono Fanetti, Lissi e Guarisco, nel momento in cui “per natura, modalità, scopi e principi ispiratori, l’atto avvenuto al Chiostrino di Sant’Eufemia contro la rete Como senza frontiere rappresenta un’offesa all’intera Como, “Città messaggera di Pace” (art.1.1 dello Statuto comunale), che attraverso il Comune «favorisce lo sviluppo civile, sociale ed economico in ogni settore di propria competenza, finalizzato all’affermazione dei valori umani e dal soddisfacimento dei bisogni collettivi e delle libere e legittime aggregazioni sociali, con particolare attenzione ai bisogni primari delle persone in difficoltà» (art.2, lett.a, dello Statuto) ed ospita il Monumento alla Resistenza Europea”.

La mozione in Consiglio Regionale

Analoga richiesta di condanna è stata portata avanti anche a livello regionale: il Pd ha depositato nella mattina di martedì 5 dicembre 2017 una mozione urgente in Consiglio regionale, sottoscritta anche da Patto Civico e Articolo Uno.
La mozione prende spunto dai fatti di Como ma anche dallo sfregio al murales dipinto a Milano, in via Buccari, per ricordare i 70 anni della Resistenza. Nella notte tra il 3 e il 4 dicembre ignoti hanno cancellato la scritta “Bella Ciao Milano” per sostituirla con “Duce a noi”.
Entrambi i fatti dimostrano, si legge nella mozione, “la diffusione di ideologie intolleranti, xenofobe, di stampo neofascista o neonazista” che “contrastano con i principi democratici di non discriminazione e libera espressione che sono alla base della Costituzione della Repubblica e dello Statuto di Autonomia della Regione Lombardia.”
Il Pd chiede quindi, oltre alla condanna del Consiglio regionale, che si esprima solidarietà all’associazione Como senza Frontiere e alle amministrazioni di Como e di Milano, che si sostenga lo studio e la memoria sulla nascita delle istituzioni repubblicane e che sui tavoli della sicurezza e dell’ordine pubblico la Regione sostenga “con maggiore convinzione” un’attenta attività di prevenzione.

Le polemiche


La mozione, però non è stata discussa, scatenando la furiosa reazione del PD: “Ecco come finiscono le false parole di Maroni, con una maggioranza che si rifiuta di esprimere condanna agli skinhead per i fatti di Como e per la provocazione fascista sul cavalcavia di via Buccari. Questo è il centrodestra che flirta con le peggiori destre europee e che calpesta i valori fondamentali su cui si fonda la nostra Repubblica. È una vergogna.” Lo dichiarano Alessandro Alfieri ed Enrico Brambilla, segretario regionale e capogruppo del Pd in Consiglio regionale a seguito della mancata discussione del documento che porta le firme di Pd, Patto Civico, Insieme per Milano e Articolo Uno.
Il voto della mozione non è stato possibile - spiega il PD in un comunicato- per l’ostruzionismo di esponenti del centrodestra e la loro indisponibilità a concludere la discussione oltre il termine delle ore venti, come normalmente avviene.

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