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Martedì, 19 Marzo 2024
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Naziskin a Como, dura condanna di Renzi

La replica di Salvini: "Il problema dell'Italia è lui". Intanto anche FdI prende le distanze

Dopo l'irruzione di ieri dei naziskin a Como, durante l'assemblea di Como senza frontiere, la discussione è subito diventata un caso politico di rilevanza nazionale, tanto che oggi è intervenuto anche il leader del Pd Matteo Renzi invocando una condanna del gesto da parte di tutte le forze politiche del nostre Paese.

In un tweet l'ex premier, impegnato nel suo "tour ferroviario", si è così espresso: "Qualsiasi gesto di violenza va condannato senza se e senza ma. Intimidazioni e provocazioni di segno fascistoide vanno respinti non solo dalla sinistra ma da tutta la comunità politica nazionale, senza eccezione alcuna. Su questi temi non si scherza".

Le agenzie stampa registrano poco dopo la replica di Matteo Salvini, leader della Lega Nord: "Il problema dell'Italia è solo Renzi, non i presunti fascisti. Lui - aggiuinge Salvini - si occupa di fake news e del ritorno del fascismo che non esiste". Lo stesso segretario, ieri, a botta calda, si era così espresso: "Certo che entrare in casa di altri non invitati non è elegante - ma il tema dell'invasione dei migranti sottolineato dai skinheads è evidente", conclude il segretario del Carroccio.

Sebbene sembri quantomai azzardato ritenere "presunti fascisti" i responsabili dell'irruzione al Chiostrino Sant'Eufemia (spazio di proprietà del comune di Como, bene ricordarlo), così come affermare tranchant che il ritorno del fascismo non esiste, anche Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, pur condannando il fatto, sostanzialmente lo minimizza in quanto non violento.

Dai suoi compagni di partito di Como arriva però una "ferma condanna dell'avvenuto" attraverso un comunicato stampa con il quale si aggiunge che: "Il Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia, proprio allo scopo di combattere anche queste derive pericolose, ricorda di essere stato promotore, con gli altri partiti che compongono la coalizione, della Mozione “Como città di frontiera”, approvata recentemente dalla maggioranza, e destinata a far sì che il Sindaco possa incontrare e rappresentare al Ministro degli Interni la situazione delicata che vive la città, oggetto, dal luglio del 2016, di flussi migratori purtroppo anche irregolari ed incontrollati". 

Infine una richiesta: "Il Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia chiede pertanto che la Giunta intraprenda le misure ritenute più opportune per garantire che simili episodi non possano più accadere e chiede alla politica cittadina di portare avanti con più convinzione e coraggio il proprio ruolo di interprete dei sentimenti dei cittadini".

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