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"Multe, il Comune di Como non incassa quasi nulla"

Rapinese: "Spendiamo 1,3 milioni per riscuoterne solo 1,6". Il dirigente: "Dati parziali"

Oggi in commissione bilancio a Palazzo Cernezzi è arrivata la variazione di bilancio approvata dalla giunta. In questa variazione è contenuto l'aumento di 450mila euro per il costo di notifica e riscossione delle contravvenzioni elevate dal corpo di polizia locale.
La spesa per pagare la società esterna che si occupa della notifica dei verbali e della riscossione delle relative sanzioni è salita da 850mila euro e 1,3 milioni di euro. Se si calcola che un mese fa esatto la cifra incassata grazie all'attività della società esterna è stata poco più di 1 milione e 450mila euro (su un totale di multe che ammonta a 4,9 milioni di euro) è lecito aspettarsi  che entro la chiusura dell'anno l'incasso recuperato sarà di poco superiore. La stima, per il momento, è poco più di 1,6 milioni. A meno che tutti i cittadini non si rechino in massa nell'ultimo mese dell'anno a pagare le multe.

Insomma, i conti sono presto fatti: per recuperare 1,6 milioni di euro il Comune di Como spenderà circa 1,3 milioni, dunque il saldo finale è di 300mila euro. E' questa la cifra che le multe dei vigili portano nelle casse comunali per l'anno 2017.

Tutta questa serie di dati è stata fornita ai consiglieri comunali della commissione bilancio dal ragioniere capo del Comune, Raffaele Buononato. Tra i commissari di minoranza siede Alessandro Rapinese che ha già preannunciato, al termine della seduta di commissione, un ordine del giorno correlato alla delibera di variazione del bilancio: "Proporrò di valutare la possibilità di rescindere dai contratti in essere con le società di accertamento e riscossione dei verbali delle contravvenzioni. Non è possibile accettare una situazione del genere, dove per recuperare 1,6 milioni di euro ne spendiamo 1,3. Vorrei vedere i responsabili di questa gestione, cioè il sindaco Mario Landriscina e il dirigente del settore Polizia locale, decurtarsi lo stipendio nella medesima proporzione della cifra spesa a causa dei costi sostenuti per la notifica dei verbali. Il punto è che il Comune spende troppo per ottenere un risultato assolutamente insoddisfacente".

Tuttavia il comandate dei vigili, Donatello Ghezzo, precisa una serie di aspetti spiegando che l'analisi di Rapinese sarebbe quanto meno incompleta: "Innanzitutto il dato di 1,6 milioni non comprende i verbali di contravvenzioni elevate a cittadini stranieri. Inoltre, non è corretto dire che il lavoro svolto dalle società incaricate dell'invio dei verbali porti solo ad incassare 1,6 miloni. Infatti, molti dei verbali inviati nel 2017 saranno riscossi nei mesi a venire. Quindi il dato fornito in commissione è solo un dato contabile per il quale occorre una complessa analisi".

Quanto alla possibilità di ridiscutere i contratti in essere Ghezzo è chiaro: "Non è possibile ridiscutere i termini dei contratti fino alla loro scadenza, ma non sarebbe nemmeno vantaggioso visto che abbiamo spuantato condizioni davvero vantaggiose".

Il vero e unico dato incontrovertibile sembra quello dei cittadini che non pagano le multe: sul totale delle sanzioni elevate dai vigili solo il 40-45 per cento vengono pagate nei termini previsti. Un dato di circa il 10 per cento più basso rispetto al resto del Nord Italia. Per quanto riguarda il Sud, invece, è tutta un'altra storia.

è un ottimo contratto, nessuna condizioni pregiudizievole, ottime 

50-55 per cento recupero

40-45 per cento 

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