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Manifesto per Como: la politica comasca si è incontrata in biblioteca

Un documento politico, o meglio, di indirizzo politico. E' questo, in estrema sintesi, il Manifesto per Como, presentato ieri in un'affollata sala della biblioteca di Como. Nella platea c'erano quasi tutti i candidati sindaco delle prossime...

Un documento politico, o meglio, di indirizzo politico. E' questo, in estrema sintesi, il Manifesto per Como, presentato ieri in un'affollata sala della biblioteca di Como. Nella platea c'erano quasi tutti i candidati sindaco delle prossime elezioni, ma anche numerosi politici noti e meno noti. Tutti venuti per assistere alla presentazione di quello che, a detta dei promotori, dovrebbe essere "il risultato del lavoro e della convergenza di componenti liberali, democratiche e riformiste - laiche e cattoliche -, dell’impegno di più generazioni, dell’apporto di persone che non hanno alle spalle alcuna esperienza politica e di altre che si sono sperimentate nelle istituzioni e nelle organizzazioni sociali". La serata è stata moderta dal direttore del giornale La Provincia di Como, Diego Minonzio, mentre la presentazione del documento è spettata a Emilio Russo.

I promotori

I promotori dichiarati fanno parte di una rete di associazioni – CulturaPolitica, il Centro Studi Luigi Einaudi, il gruppo giovanile VO.CI - ma tra loro ci sono anche cittadini che "intendono consegnare alla città un contributo rivolto al futuro". Finora i sottoscrittori del "manifesto" sono quasi un centinaio.

Il contenuto

Ma cos'è, nella realtà concreta dei fatti, questo "Manifesto per Como"? In molti se lo sono chiesto. A prima vista è un documento che illustra una serie di punti di indirizzo più che meramente programmatici, da affidare all'amministrazione che prenderà il gocerno della città dopo le elzioni 2012. Un esempio di indicazioni contenute nel documento: "La necessità di favorire la liberalizzazione di gran parte dei servizi di pubblica utilità, di dismettere quote del patrimonio comunale, gestito finora in modo pessimo e a vantaggio di pochi, di smobilizzare alcune partecipazioni comunali, di rivedere il sistema delle concessioni con lo scopo di favorire l’afflusso di risorse e l’ingresso di nuove energie imprenditoriali, di rendere più trasparente il regime degli appalti, di affermare sempre e a tutti i livelli, il principio dell’accountability, della responsabilità dei funzionari pubblici".

Viene spontaneo pensare, però, se dietro alla realizzazione di questo manifesto non ci sia la volontà di spianare la strada a una nuova lista che corra alle elezioni. sarà forse per questo che c'erano presenti tantissimi politici, sia di centrosinistra che di centrodestra, compresi i candidati sindaco.

Chi era presente

Erano presenti in sala quasi tutti i candidati sindaco di Como: Laura Bordoli, Mario Lucini, Emanuele Lionetti, Francesco Peronese, Alberto Mascetti, David D’Ambrosio, Alessandro Rapinese e Donato Supino. Ma oltre ai candidati sindaco c'erano numerose personalità politiche e no: il presidente della Camera di Commercio paolo De Santis, i consiglieri regionali Gianluca Rinaldin e Luca Gaffuri, l'onorevole Giancarlo Galli, Sergio Gaddi, Federica Simone, Alessandro Colombo, il leghista ed ex assessore Diego Peverelli e tanti altri, tra i quali numerosi candidati consiglieri delle prossime elezioni. tanto è vero che il consiglio comunale di ieri sera è saltato a causa della mancanza di molti consiglieri che erano, appunto, all'ncontro in biblioteca.

Chi ha firmato il manifesto

Cecilia Aquila, Filippo Arcioni, Giuseppe Auguadro, Vittorio Barbieri, Gisella Belgeri, Mario Benini, Andrea Bergna, Giorgio Bergna Tornelli, Carlo Bernasconi, Angela Bertuzzi, Bruno Borghesani, Aldo Bresciani, Alvaro Brogioli, Mino Bruno, Gianstefano Buzzi, Riccardo Manfredo Campaner, Graziella Cancellari, Giampiero Capiaghi, Fabrizio Casotti, Antonio Castelli, Nicola Castelli, Angela Chianese, Alessandro Colombo, Giovanni Corrado, Luca Corvi, Maria Luisa Cribioli, Paolo Crugnola, Antonio Dal Verme, Mimmo Dato, Vincenzo Davì, Pasquale De Feudis, Mario De Rosa, Rino Di Francesco, Silvana Drago, Paola Fagetti, Stefano Fagetti, Francesco Fasola, Gioacchino Favara, Fabio Faverio, Sandro Ferrara, Giovanni Ferrari, Filippo Ferreri, Santo Ficara, Vittorio Frosio, Carla Gaiani, Elena Galbiati, Gianfranco Garganigo, Daniela Gerosa, Paola Gerosa, Stefano Girolimetto, Luca Grizzetti, Fernando Impellizzieri, Davide Larghi, Mariachiara Lietti, Flavia Maino, Marco Malinverno, Filippo Malinverno, Antonio Marino, Doris Mascheroni, Sergio Masciadri, Davide Micieli, Ercole Monga, Massimo Morini, Alberto Notari, Stefano Novati, Alessandro Olivieri, Marco Olivieri, Lorenzo Orsenigo, Mauro Pellegrini, Guido Pertusini, Marcello Peverelli, Roberto Peverelli, Gianfranco Peruzzo, Roberta Radaelli, Matteo Ronchini, Claudio Russo, Emilio Russo, Bruno Saba, Giuliano Sala, Adriano Sampietro, Lucia Schiera, Piergiorgio Scilironi, Tino Tajana, Ernesto Tedesco, Maria Terraneo Fonticoli, Manuele Tettamanti, Tiberio Tettamanti, Ilvo Tolu, Angelo Valli, Wilma Valsecchi, Emanuela Vignali, Daniele Viola, Elena Zappa Scarica il manifesto
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