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Mancata trasparenza, assessore Pusterla rischia sanzione da 10mila euro

Il caso dell'assessore al Bilancio del Comune di Como, Giulia Pusterla, sembra che stia mettendo in imbarazzo l'amministrazione del sindaco Mario Lucini. Nessuno si sente di giustificare e sostenere pienamente la decisione della Pusterla di non...

Il caso dell'assessore al Bilancio del Comune di Como, Giulia Pusterla, sembra che stia mettendo in imbarazzo l'amministrazione del sindaco Mario Lucini. Nessuno si sente di giustificare e sostenere pienamente la decisione della Pusterla di non rendere pubblici il suo reddito e la sua situazione patrimoniale sul sito istituzionale del Comune, così come previsto dalla normativa in materia di trasparenza. Una decisione che può costare all'assessore una sanzione compresa tra 500 e 10mila euro, così come previsto dal decreto legislativo 33 del 2013: “E’ prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro a carico del responsabile della mancata comunicazione e il relativo provvedimento è pubblicato sul sito internet dell'amministrazione o organismo interessato”.

Il capogruppo del Pd a Palazzo Cernezzi, Stefano Legnani, a precisa domanda ha ammesso che "non è bellissimo per l'immagine dell'amministrazione" ma ha anche tenuto a sottolineare che "il PD si è sempre comportato in modo molto trasparente e anche quando l'obbligo di rendere pubblici i redditi non prevedeva sanzioni abbiamo sempre reso pubblico tutto, mentre nella vecchia maggioranza di centrodestra non tutti facevano come noi. Vorrei comunque approfondire i motivi alla base della scelta dell'assessore Pusterla, ma se c'è una norma va rispettata e se sono previste sanzioni in caso di violazione queste ci saranno".

Il capogruppo di Como Civica, Marco Tettamanti, commenta: "Da un punto di vista politico ritengo che la legge vada rispettata, anche se non piace. Ma da un punto di vista umano capisco l'assessore. Io sono per così dire all'ultimo posto per reddito dei consiglieri, so quanto può essere fastidioso leggere o sentire commenti che vanno a toccare la sfera privata. Ad ogni modo se sono previste sanzioni è giusto che queste ci siano. Non è una bella immagine per l'amministrazione, ma vorrei che questa vicenda non venisse strumentalizzata perché la scelta dell'assessore Pusterla è legata a motivi che non c'entrano con il lavoro dell'amministrazione".

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