rotate-mobile
Politica

Magatti: "Il gesto di Corengia non attiene al mandato"

La coperta tolta al senzatetto dall'assessore alle Politiche Sociali diventa un caso. Si attende un consiglio comunale di fuoco

Si preannuncia un consiglio comunale caldissimo questa sera a Plazzo Cernezzi. Non solo per la protesta degli attivisti di Cominciamo da Como ma soprattutto per la mozione della Lega sulle grate a San Francesco. Tanto più dopo il caso che ha visto ieri protagonista Angela Corengia, assessore alle Politiche Sociale di Como, che ha tolto con un gesto plateale la coperta a un senzatetto. Sulla questione è intervenuto anche il consigliere di minoranza Bruno Magatti (Civitas) con uno scritto che la fortemente deplorato il comportamento della collega di maggioranza. Eccolo di seguito.

"L:assessora si è esibita in un'azione che NON ATTIENE AL MANDATO che per conto dei cittadini (tutti) LE E STATO AFFIDATO. Il suo unico compito, infatti, è quello di PROGETTARE E ORGANIZZARE le POLITICHE e i SERVIZI SOCIALI. L'ASSESSORA, poi, col suo gesto esprime (inconsapevolmente) una sua supposta superiorità, che molti commenti sembrano accreditare, sulla persona cui toglie la coperta. In tal modo si manifesta la presunzione di una inferiorità della persona sul giaciglio.

Il gesto. proprio perché spontaneo, ci dice che l'assessora ha nella testa una gerarchia riconducibile allo "status" sociale, inammissibile in una civiltà come la nostra. Il suo messaggio è molto più di una mancanza di rispetto, è ferita alla dignità di quella persona. Dobbiamo tutti capire e pretendere che quello di un assessore non è mai un ruolo di potere, ma di servizio. Un assessore alle politiche sociali, in particolare, dovrebbe solo essere capace di promuovere, a favore di chi è povero o vulnerabile per conduzione fisica, economica, mentale e non c'è la può fare da solo, POLITICHE che ne migliorino le condizioni e ne salvaguardino la dignità"

Non è da meno Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd:   "A Como l’assessore Corengia toglie la coperta a un senzatetto. Pensavo di aver visto tutto da questa giunta leghista, invece mi sbagliavo. Non si tratta di  una questione di partito o politica, è una situazione di umanità, o meglio di disumanità. L’asticella della dignità umana a Como continua ad essere abbassata. Quanto vale un essere umano per questa gente? 

Certo, si dirà che non c’è razzismo, forse allora è una situazione di conto economico? La giunta di Como si accanisce con i deboli, con i poveri e gli indifesi. Che sia proprio chi segue i servizi sociali a compiere un atto così vile, è aberrante. Un anno fa la maggioranza del consiglio comunale chiedeva a gran voce un dormitorio permanente per accogliere chi è costretto a dormire per strada. Più di dodici mesi dopo, il Comune non ha mosso un dito e, anzi,  nega che ci sia bisogno di una struttura dedicata nonostante l’imminente arrivo della brutta stagione. Così si getta un’ombra orribile sulla città, che davanti a un problema umano con oggettiva possibilità di soluzione, è in balia di una giunta che chiude gli occhi davanti alla realtà".

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Magatti: "Il gesto di Corengia non attiene al mandato"

QuiComo è in caricamento