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Lungolago, il rendering della proposta di Ada Mantovani: ghiaia e fioriere

La consigliera comunale propone una soluzione temporanea in vista dell'estate. Sta all'amministrazione comunale chiedere alla Regione di intervenire

Si avvicina l'estate, la decima da quando è stato avviato il cantiere per la riqualificazione del lungolago di Como e la realizzazione delle paratie antiesondazione. Dieci anni, e ancora l'area si presenta in pessimo stato, nonostante i tentativi di migliorare l'estetica della passeggiata, o meglio, della futura passeggiata, visto che ad oggi e per molto tempo ancora quel tratto non è percorribile ma è transennato, in particolare il tratto di Lungolario Trieste, tra il bar Il Molo e e piazza Cavour, è ancora a tutti gli effetti un cantiere. La proposta della consigliera Ada Mantovani (lista Rapinese Sindaco) punta a dare una parvenza di dignità e vivibilità a quel tratto di lungolago. Si tratta di una proposta molto semplice e dai costi sicuramente contenuti anche se non ancora quantificati.

Nella seduta di lunedì 29 gennaio 2018 Mantovani ha ribadito l'invito rivolto all'amministrazione comunale e, in particolare, all'assessore Vincenzo Bella, affinché venga presa in considerazione l'ipotesi di una sistemazione temporanea in vista dell'estate, quando la città è letteralmente invasa dai turisti. La soluzione proposta è molto semplice: sgombrare la passeggiata da ingombri di cantiere e ricoprire la pavimentazione con ghiaia. Il tutto abbellito da qualche fioriera.

Lungolago: rendering di Ada Mantovani

Per rendere bene l'idea della soluzione proposta Mantovani ha commissionato la realizzazione di un rendering che ha consegnato nelle mani dell'assessore Bella. Trattandosi di un'area di cantiere di competenza della Regione Lombardia la giunta del sindaco Mario Landriscina dovrebbe farsi promotrice nei confronti del Pireollone affinché venga presa in considerazione tale soluzione.

L'area su cui Mantovani vorrebbe che si intervenisse è attualmente preclusa al pubblico e lo sarà ancora per lungo tempo. L'intervento auspicato dalla consigliera comunale sarebbe solamente di riordino estetico ma non consentirebbe, purtroppo, di restituire quel tratto di passeggiata alla città.

Mantovani ha colto l'occasione anche per invitare la giunta a pensare a una soluzione per rimuovere gli antiestetici jersey di viale Geno. Anche in questo caso la proposta è stata accompagnata da un rendering. 

Jersey di viale Geno trasformati in fioriere: rendering

La consigliera comunale di opposizione non ha risparmiato un passaggio sulle fioriere e sedute in marmo bianco collocate proprio all'inizio di viale Geno, sull'area di Sant'Agostino, costate quasi 16mila euro. Una cifra non indifferente che non ha certo risolto il problema del lungolago, ostaggio del cantiere durato dieci anni. 

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