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Lungolago, la Regione chiede un nuovo studio geologico

 La Regione Lombardia d’intesa con il Comune ha commissionato nuovi accertamenti geologici prima dell'avvio degli scavi in corrispondenza del lungo lago Trento e di piazza Cavour, rispettivamente zone del secondo e terzo lotto del cantiere delle...

La Regione Lombardia d’intesa con il Comune ha commissionato nuovi accertamenti geologici prima dell'avvio degli scavi in corrispondenza del lungo lago Trento e di piazza Cavour, rispettivamente zone del secondo e terzo lotto del cantiere delle paratie e del nuovo lungolago. "I parametri presi finora come riferimento non sono risultati improvvisamente errati nè tantomeno è emerso qualcosa di nuovo e grave - ha precisato Palazzo Cernezzi nel notiziario comunale -. In via del tutto precauzionale e a maggior tutela dell’intero contesto si è valutata l’opportunità di redigere un ulteriore studio geologico. Il Comune è in attesa delle risultanze di tali rilievi (che consistono in un’indagine geologica e in un rilievo topografico di dettaglio), che a breve saranno trasmesse dalla Regione. Sulla base di tali risultanze, Comune e Regione, valuteranno l’eventuale necessità/opportunità di procedere con eventuali ulteriori approfondimenti e conseguentemente di apportare modifiche alle previsioni di progetto".

L'accordo con gli hotel - Considerata la delicatezza e complessità della problematica legata ai fenomeni di subsidenza il Comune di Como, prima della gara d'appalto, aveva già previsto, nel capitolato speciale d'appalto, le procedure di verifica preventiva, rispetto ai lavori, dello stato degli immobili, nonché un sistema di monitoraggio. Inoltre, l'Amministrazione Comunale ha sottoscritto con l'appaltatore ed le società proprietarie di immobili prospicienti il lungolago, che ne avevano fatto richiesta, un protocollo d'intesa (firmato il 12/12/2007, tra Comune, Sacaim, Hotel Metropole Suisse, Lario Hotels, Villa D'Este, Comital e Vega Imm. Italia) che disciplinava il procedimento di accertamento tecnico preventivo extragiudiziale e di monitoraggio in corso d'opera degli immobili interessati. "Attraverso la già citata attività di monitoraggio, tuttora in corso, sarà possibile- hanno aggiunto da Palazzo Cernezzi - comparare le condizioni dei siti già rilevate prima dell'inizio del cantiere (siti che in certi casi presentavano già alcune fessure) con quelle che, esclusivamente in dipendenza dagli interventi, via via verranno, eventualmente, registrate quali nuove durante l'intera esecuzione dei lavori".

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