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Lite Fini-Berlusconi: Pdl a rischio spaccatura anche a Como

La spaccatura all'interno del Pdl a livello nazionale rischia di avere pesanti risvolti anche a Como, per la precisione all'interno del consiglio comunale. Per ora nessuno è ancora uscito allo scoperto, ma alcuni consiglieri comunali hanno...

La spaccatura all'interno del Pdl a livello nazionale rischia di avere pesanti risvolti anche a Como, per la precisione all'interno del consiglio comunale. Per ora nessuno è ancora uscito allo scoperto, ma alcuni consiglieri comunali hanno affermato (e confermato) - come si suol dire “a microfoni spenti” - di stare prendendo in seria considerazione l'idea di seguire Gianfranco Fini fuori dal Pdl. Si tratta di dover attendere ancora pochi giorni, una o al massimo due settimane. Già ai primi di settembre, però, si potrebbe tenere un incontro tra quei consiglieri indecisi “per fare il punto della situazione”. Chi sarebbero questi indecisi? L'area di appartenenza è la cosiddetta “area liberal” che fa capo al consigliere regionale Ginaluca Rinaldin, in contrapposizione all'area “ciellina” che invece fa capo al sindaco di Como Stefano Bruni. I nomi dei consiglieri liberal? Non sono certo segreti: si va dal presidente del consiglio comunale, Mario Pastore, al vicecapogruppo Pasquale Buono, passando per Stefano Rudilosso, Piercarlo Frigerio, Nicola Belcastro, Arturo Arcellaschi, Massimo Serrentino, Michele Alogna.

A contattarli sarebbe stata addirittura una personalità di spicco a livello nazionale molto vicina a Fini, verosimilmente lo stesso Italo Bocchino. E non è tutto. A Como si sarebbe mosso anche l'Udc: una telefonata sarebbe arrivato anche a un consigliere del Pdl vicino per trascorsi politici o semplici simpatie al partito di Pier Ferdinando Casini. Insomma, Futuro e Libertà e Udc starebbero sondando il terreno nelle varie amministrazioni locali, tra le quali anche il capoluogo lariano, per capire chi sia, o meglio, quanti siano disposti a seguirli nella rottura definitiva con Berlusconi. “Il nostro leader – ha affermato un consigliere liberal – è sempre Berlusconi, ma non possiamo accettare la gestione di un partito che non tiene conto della meritocrazia e affida posizioni e ruoli in base ad altre logiche. E' un dato di fatto che a Como tutte le cariche principali siano affidate a persone vicine al sindaco o al coordinatore provinciale Alessio Butti. Per questo stiamo guardando con interesse al nascere di nuova terza forza politica”. Ad ogni modo, è ancora presto per le decisioni: “Attendiamo l'evoluzione dei fatti a livello nazionale, poi decideremo”.
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