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Landriscina, la candidatura a sindaco che non piace a tutti (nel centrodestra)

Mario Landriscina, responsabile del 118 di Como, è finora l'unico vero nome ventilato per la candidatura a sindaco del capoluogo lariano. Da settimane, anzi mesi, il suo nome compare non solo sui giornali (ce ne siamo occupati anche noi) ma anche...

landriscina-mario-17feb16-2Mario Landriscina, responsabile del 118 di Como, è finora l'unico vero nome ventilato per la candidatura a sindaco del capoluogo lariano. Da settimane, anzi mesi, il suo nome compare non solo sui giornali (ce ne siamo occupati anche noi) ma anche inevitabilmente in tutti gli ambienti politici che sempre di più sono in fermento visto l'avvicinarsi delle elezioni. Più passa il tempo, però, più qualcosa non quadra. I tempi purtroppo non sono ancora maturi per poter trattare l'argomento in modo esauriente alla luce di dichiarazioni ufficiali proferite dai responsabili dei partiti di centrodestra. Fatta eccezione, però, per Sergio Gaddi, che proprio oggi dalla sua pagina Facebook ha gettato il primo vero dubbio sulla bontà della candidatura di Landriscina. Argutamente il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale se n'è guardato bene dall'entrare nel merito delle qualità politiche della persona Landriscina e ne ha fatto più che altro una questione di metodo. Nel suo post Gaddi ironizza sul fatto che Landriscina sia diventato quasi un sicuro candidato grazie alle sue presenze sul quotidiano La Provincia che sembrerebbe, stando a quanto fa capire Gaddi, volere a tutti i costi spingere la sua candidatura. Ma a nome e per conto di chi? Impossibile dirlo per ora. "Ma non credo nei nomi nati in laboratorio - ha detto Gaddi commentando telefonicamente il suo post - così come nutro dubbi nel candidare a sindaco una persona che non abbia alle spalle un minimo di esperienza politica, altrimenti si rischia di fare la fine della Raggi".

Dunque, all'interno del centrodestra chi è che davvero vorrebbe vedere il dottor Landriscina lanciato in una campagna elettorale per guidare la città? E' questo il punto. Se Gaddi - che in Forza Italia non è esattamente uno degli ultimi arrivati - di questa candidatura non ne sa nulla, è legittimo pensare che nell'ombra qualcuno si stia muovendo, forse per tenere buoni gli animi proponendo un nome che solo apparentemente possa trovare la condivisione di tutto il centrodestra ma che in realtà rischia di alimentare attriti. La condivisione sul nome di Landriscina potrebbe essere solo apparente perché a dispetto delle dichiarazioni ufficiali - e qui veniamo alle indiscrezioni, e come tali vanno prese - la Lega Nord, che pure non ha posto alcun veto su di lui, non sarebbe tanto propensa a candidare un uomo così vicino a una certa corrente di Forza Italia e del centrodestra. Ed eccoci a fare un po' di fantapolitica (dichiarata). Che Landriscina sia stato in passato molto vicino ad An (leggasi senatore Alessio Butti) pare un fatto oggettivo. Che lo stesso Alessio Butti stia lentamente tornando sulla scena politica, pare anche questo un fatto oggettivo. Cosa succederebbe se Landriscina dovesse vincere le elezioni? Qualcuno nella Lega se lo domanda, come è naturale che sia. Meglio allora un candidato diverso, magari tanto equidisante quanto ugualmente vicino a tutte le forze di centrodestra. E qualche nome alternativo all'interno del Carroccio circola. Insomma, alla luce di tutto questo sembra inevitabile che il nome di Landriscina debba essere prima o poi accantonato, per metere d'accordo tutte le anime del centrodestra (Lega compresa). Nell'attesa, c'è da scommetterci, tutte parti in causa stanno lavorando per proporre un nome ancor più condivisibile. E siccome crediamo poco nei conigli tirati fuori dal cilindro all'ultimo momento, c'è da scommetterci che tutti abbiano già in mente il loro personale "miglior candidato".

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